Quello che resta del reattore numero 2 della centrale di Fukushima |
TOKIO - Il governo centrale giapponese non fu subito informato circa i dati sulla dispersione di sostanze radioattive causata dall'incidente nucleare dell’11 marzo nella centrale di Fukushima: lo ha detto il portavoce del governo Yukio Edano in una conferenza stampa nella quale ha ricordato che l'ufficio del premier aveva ricevuto un fax delle stime simulate al computer circa la dispersione di materiale radioattivo nelle prime ore del 12 marzo, un giorno dopo il terremoto e lo tsunami che avevano scatenato la crisi nucleare: ma il dato era rimasto nelle mani di un funzionario dell'ufficio e non era arrivato a lui o al Primo Ministro Naoto Kan. Ciò significa che Kan, quando ha ispezionato lo stabilimento di Fukushima in aereo la mattina del 12 marzo non era a conoscenza di tali stime utilizzate dal sistema di rete informatica per la sicurezza nucleare conosciuto come SPEEDI.
Si deve sottolineare che dati di questa importanza erano stati avviati soltanto via fax, senza nessun cnrollo sull’effettiva consegna dell’allarme: ciò pare francamente incomprensibile ed altrettanto grave. Davanti a una tragedia del genere, il tutto è rimasto nelle mani di un distratto funzionario del governo, quello addetto ai fax...
Edano ha detto che i dati avrebbero potuto essere significativi per emettere ordini più precisi di evacuazione per i residenti in prossimità dell'impianto. Il governo aveva comunque ordinato alle persone residenti entro i 20 chilometri dall’ìimpianto di Fukushima di evacuare e quelle presenti nel di 30 km di rimanere in casa o volontariamente lasciare la zona. Ma le informazioni di SPEEDI erano stato rilasciate solo in seguito.
''Noi verificaremo accuratamente le circostanze concernenti il motivo per cui il dato non è stato segnalato e anche che questo fatto sia riesaminata da una commissione indipendente che investighi l'incidente nucleare'' ha detto Edano .
Il presidente di Tepco Masataka Shimizu |
Intanto, per l'esercizio fiscale chiuso lo scorso 31 marzo, Tepco ha annunciato un perdita netta di 1.250 miliardi di yen, pari a circa 10,5 miliardi di euro, come conseguenza del disastro nucleare a Fukushima: si tratta del rosso più ampio mai registrato da una società giapponese, fuori dal settore finanziario. In seguito a questo risultato il presidente della Tepco Masataka Shimizu ha rassegnato le dimissioni. Sarà sostituito dal direttore generale Toshio Nishizawa. Shimizu ha parlato a una conferenza stampa a presso la sua sede a Tokyo con Nishizawa in piedi alla sua sinistra. "Ho voluto assumermi la responsabilità gestionale e portare una stretta simbolica" ha detto Shimizu.
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