BELGRADO - Ratko Mladic, l'ex generale serbo-bosniaco ricercato per genocidio e crimini di guerra dal Tribunale penale dell'Aja (Tpi) e arrestato ieri in Serbia, ha chiesto di poter avere nella sua cella del Tribunale di Belgrado libri di scrittori russi, delle fragole e una televisione. Come hanno riferito i media, Mladic ha indicato di preferire opere di Ivan Turghienev, Lev Tolstoi e Nikolai Gogol. Ha chiesto inoltre di potersi recare sulla tomba della figlia Ana, sepolta a Belgrado dal 1994, quando si suicidò all'età di 23 anni. Il Tribunale speciale di Belgrado ha stabilito oggi che Mladic è nelle condizioni di essere consegnato al Tribunale penale dell'Aja, nonostante le sue precarie condizioni di salute. Lo stato di salute di Ratko Mladic è molto precario: la parte destra del suo corpo è praticamente paralizzata e il braccio destro quasi fuori uso, e da dieci anni non vedeva un medico. Lo ha detto il ministro dell'interno e vicepremier serbo, Ivica Dacic. Si tratta evidentemente, ha detto Dacic, del risultato dei due ictus da cui è stato colpito durante la latitanza.
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