sabato 28 maggio 2011

IDEE TURISMO Estate, prossima fermata: isola di Rab, Croazia


RAB - A soli 200 km dal confine italiano, questo fazzoletto di terra a ridosso della costa del Quarnaro racchiude tutto ciò che di meglio si può chiedere ad una vacanza di mare.
Con quelle rocce brulle e lunari, investite da una luce abbacinante, Rab  (Arbe in italiano)  comincia a circuirti appena sbarchi. Ma il paesaggio nudo e aspro, sottomesso alle regole dettate dalla bora, cede presto il posto a una natura amica,  al mare di smeraldo e agli arbusti profumati. La fragranza della macchia mediterranea penetra nelle narici, il silenzio è rotto solo dal frinire delle cicale e da qualche belato, e un'impagabile sensazione di dolcezza avvolge i sensi.

Il mare è protagonista assoluto: pulito, limpido come il cristallo, invitante nelle mille calette segrete che s'intervallano alle rocce lungo la costa frastagliata dell'isola.  E che nascondono tante spiagge di sabbia fine, di fatto introvabili in altre parti della Croazia; alcune facili da raggiungere, altre da guadagnarsi in barca o al prezzo di una lunga camminata tra i boschi. Come Sahara, un semicerchio naturale di soffice sabbia chiara, che fa da cornice ad acque basse. Il suo nome la dice lunga: porta alla mente la sabbia, ma anche il silenzio, l'isolamento.  Niente chioschi strombazzanti o moto d'acqua, al massimo il vociare dei bambini: Rab è meta prediletta degli amanti della quiete, di chi vuole vivere il mare a ritmi lenti. Ed è anche per questo che l'isola ospita una folta comunità di nudisti, sin da quando nel 1936 i reali inglesi ufficializzarono nella baia di Kandalora il naturismo, pratica che proprio da Rab si è andata diffondendo in tutto il litorale croato.

Rab è la meta preferita anche da velisti e diportisti, che trovano diversi marina ben attrezzati, da chi ama le passeggiate in mezzo ai boschi di lecci secolari e da chi apprezza quella piccola città d'arte che è il suo capoluogo. Chiuso all'interno di una cinta muraria, il nucleo storico di Rab conserva preziosamente i suoi gioielli, chiese, campanili e palazzi dalle facciate effigiate, a memoria del lungo elenco di popoli che si sono avvicendati in questi territori: i veneziani, che governarono per oltre quattro secoli, prima di loro i romani e gli ungheresi, e dopo ancora austriaci, italiani e jugoslavi.
Il domino della Serenissima e la lunga stagione austroungarica si percepiscono anche a tavola, in quella convivenza felice tra piatti marinari di chiara derivazione istriano-veneta, primo fra tutti la buzara, e pietanze o dolci tipicamente mitteleuropei, come le palacinke e gli strudel.

L'ospitalità degli arbesi è proverbiale; la toccano con mano quelli che all'hotel o al villaggio turistico preferiscono un appartamento preso in affitto direttamente dai privati, dove ci si sente un po' a casa propria. Una formula di accoglienza, sperimentata in oltre 120 anni di tradizione turistica, che dà a chiunque la possibilità di conoscere una terra e la sua gente e vivere la vacanza comodamente e in totale libertà. E non ultimo, a prezzi ancora contenuti.

Il nuovo, recentissimo portale www.isoladirab.info fornisce ogni tipo di informazione pratica per organizzare un proprio personale viaggio in quest'isola dell'Alto Adriatico, così vicina alle tradizioni e ai gusti italiani, ma capace di regalare una vacanza dal sapore esotico.

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