ROMA, 12 marzo - Effettuata l'autopsia sulla bimba di quattro anni morta sabato scorso al Policlinico Gemelli colpita da una violenta forma di panencefalite subacuta sclerosante scatenatasi dopo che la piccola si era ammalata di morbillo. La bimba non era stata vaccinata. La procura ha aperto comunque un'inchiesta. Ma l'Oms, a proposito di questa notizia, fa sapere che il morbillo resta una delle principali cause di morte fra i bambini e gli adolescenti.
I risultati dell'autopsia arriveranno tra due mesi. Esame chiesto dal pm Attilio Pisani dopo la denuncia presentata dai genitori della bimba: si ipotizza il reato di omicidio colposo ma il procedimento al momento resta contro ignoti. La bimba è morta dopo mesi di malattia durante la quale ha dovuto fare fronte a continui attacchi di epilessia al punto che per alcuni giorni è rimasta sotto osservazione dei medici dell'ospedale Bambino Gesù.
L'esame autoptico è stato affidato dalla Procura all'istituto di medicina legale del policlinico Tor Vergata diretto dal professore Giovanni Arcudi. Obiettivo di chi indaga è capire se ci siano stati errori o ritardi nella diagnosi della malattia che rappresenta una delle complicazioni del morbillo.
Susanna Esposito, presidente della commissione OMS per l'eliminazione di morbillo e rosolia congenita, conferma come il morbillo sia ancora una delle principali cause di morte fra i bambini e gli adolescenti.
"Il morbillo è una malattia virale che può avere un'evoluzione infausta - sottolinea Esposito - e non esiste una terapia specifica in grado di impedire tale evoluzione. Il rischio di morte per morbillo avviene in 1 caso ogni 10.000 e il rischio di complicanze, come l'encefalite, avviene in 1 caso ogni 1000. Le encefaliti, nei casi più gravi come quello di questa bambina, portano al decesso che può verificarsi a distanza di qualche mese o anche qualche anno dalla comparsa dei primi sintomi. Di conseguenza, la prevenzione con la vaccinazione è l'unica arma che abbiamo per evitare i decessi e le complicanze neurologiche permanenti legate a questa malattia".
In Italia, secondo dati dell'ISS, dall'inizio del 2013 sono stati segnalati 3.943 casi di morbillo di cui 2.251 nel 2013, 1.680 nel 2014 e 12 nel 2015. "In Italia, quindi, gli obiettivi di copertura vaccinale - rende noto l'Oms - necessari per l'eliminazione del morbillo non sono stati ancora raggiunti". Basti pensare che nel 2014 e fino al 25 febbraio nel 2015, 7 paesi della Regione hanno segnalato 22.149 casi di morbillo.
L'Italia è ancora al quinto posto, tra i 7 Paesi con il maggior numero di casi segnalati in questo periodo. L'OMS-Regione Europa, durante il recente meeting di Copenhagen, ha invitato tutti ad intensificare la vaccinazione contro il morbillo nelle diverse fasce di etèà a rischio. "Ciò contribuirà a mettere fine alle epidemie - conclude l 'Oms- in corso nella Regione ed evitare ulteriori epidemie nel futuro".
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