ROMA, 9 marzo - "Purtroppo non ho avuto la possibilità " di confessare Aldo Moro nei 55 giorni del sequestro, "nella coscienza dei miei doveri sacerdotali ne sarei stato molto contento". Lo ha detto, nel corso di un'audizione davanti alla commissione parlamentare sull'uccisione dello statista, monsignor Antonio Mennini, attuale nunzio apostolico nel Regno Unito, che nei giorni del rapimento fece avere alla famiglia Moro alcune lettere dello statista recapitategli dalle Br. "In ogni caso - ha fatto notare monsignor Mennini, se avessi avuto un'opportunità del genere credete che sarei stato così imbelle, che sarei andato lì dove tenevano prigioniero Moro senza tentare di fare niente? Sicuramente mi sarei offerto di prendere il suo posto, anche se non contavo nulla , avrei tentato di intavolare un discorso, come minimo di ricordare il tragitto fatto. E poi, diciamo la verità di che cosa doveva confessarsi quel povero uomo?". Il nunzio apostolico - che in apertura di audizione aveva tenuto a sottolineare di essere stato già ascoltato sulla vicenda in sede parlamentare e giudiziaria per ben sette volte - ha confermato che "di un'eventuale confessione non avrei potuto dire nulla, nè sui contenuti nè sulla circostanze temporali e logistiche, ma non avrei difficoltà alcuna ad ammettere di essere andato nel covo delle Br. E' che non ci sono mai stato”.
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