ROMA, 20 marzo - L'inchiesta sulle tangenti nelle Grandi Opere sta mettendo a rischio il posto di 800 operai della Salerno-Reggio Calabria che lavorano nel cantiere di cui era direttore Stefano Perotti, arrestato il 16 marzo. "L'Anas - fa sapere la Fillea Cgil - ha disposto il blocco dei cantieri nel tratto Campotenese-Laino Borgo in provincia di Cosenza". "I lavoratori rischiano di pagare per colpe di altri", aggiunge. "Nelle prossime ore - spiega Walter Schiavella, segretario generale della Fillea Cgil - capiremo da Anas quanto potrà durare tale blocco, le cui cause sarebbero derivanti dalla mancanza del direttore dei lavori, quello Stefano Perotti indagato in questi giorni nell'ambito dell'indagine 'Sistema'. Da parte sua il contraente generale, Italsarc, sta provvedendo, attraverso le circa 55 imprese in subappalto, alla messa in sicurezza degli impianti".
"Da sabato quindi - prosegue Schiavella - 800 lavoratori non torneranno a lavorare. O meglio, da sabato 800 lavoratori rischiano di pagare per le colpe di altri, corrotti, corruttori e di un sistema di regole sbagliato e opaco". Un sistema che per il segretario Fillea "ha origine nella legge obiettivo e nell'istituto del contraente generale che, come diciamo da anni, sono stati un autentico fallimento, inadeguati sia allo scopo di realizzare opere nei tempi e con costi certi, ma anche all'intento di garantirne il rispetto della legalità, della sicurezza e della qualità del lavoro".
Per il sindacato "occorre subito dare risposte certe ed immediate agli 800 lavoratori - operai, impiegati, tecnici - o con la ripresa dei lavori nel pieno rispetto di sicurezza e legalità, o con idonei ammortizzatori sociali." "Cosa vuole fare, a questo punto, il governo Renzi?" domanda in conclusione il numero uno Fillea. "Fino ad oggi la riforma della legge sugli appalti non è stato nella agenda delle sue priorità. Le vicende di queste ultime ore mostrano quanto invece sia importante, ma si faccia attenzione a non proseguire sulla strada sbagliata percorsa da questo e dai precedenti governi, che sventolando la bandiera della semplificazione hanno di fatto abbassato il sistema delle regole, con le conseguenze devastanti che oggi sono sotto gli occhi di tutti".
"Da sabato quindi - prosegue Schiavella - 800 lavoratori non torneranno a lavorare. O meglio, da sabato 800 lavoratori rischiano di pagare per le colpe di altri, corrotti, corruttori e di un sistema di regole sbagliato e opaco". Un sistema che per il segretario Fillea "ha origine nella legge obiettivo e nell'istituto del contraente generale che, come diciamo da anni, sono stati un autentico fallimento, inadeguati sia allo scopo di realizzare opere nei tempi e con costi certi, ma anche all'intento di garantirne il rispetto della legalità, della sicurezza e della qualità del lavoro".
Per il sindacato "occorre subito dare risposte certe ed immediate agli 800 lavoratori - operai, impiegati, tecnici - o con la ripresa dei lavori nel pieno rispetto di sicurezza e legalità, o con idonei ammortizzatori sociali." "Cosa vuole fare, a questo punto, il governo Renzi?" domanda in conclusione il numero uno Fillea. "Fino ad oggi la riforma della legge sugli appalti non è stato nella agenda delle sue priorità. Le vicende di queste ultime ore mostrano quanto invece sia importante, ma si faccia attenzione a non proseguire sulla strada sbagliata percorsa da questo e dai precedenti governi, che sventolando la bandiera della semplificazione hanno di fatto abbassato il sistema delle regole, con le conseguenze devastanti che oggi sono sotto gli occhi di tutti".
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