ROMA, 12 marzo - La Direzione investigativa antimafia ha eseguito un blitz a Roma nella zona del Pantheon. La Dia ha sequestrato due noti ristoranti e arrestato un imprenditore di origine calabrese. I due ristoranti sequestrati, situati nella centralissima Via dei Pastini, sono locali frequentatissimi soprattutto da turisti e sono "Er faciolaro" e "La rotonda". Entrambi fanno capo ad un unico imprenditore, l'uomo che è stato arrestato.
L'imprenditore, il «reale proprietario» - precisa un comunicato - si chiama Salvatore Lania, di 47 anni, nato a Seminara (Reggio Calabria). L'uomo è ritenuto responsabile, in concorso con altri, «del delitto di intestazione fittizia di beni». Il valore dei beni sequestrati ammonta a circa 10 milioni di euro. Sono in corso perquisizioni nei confronti di tutti gli indagati, tra i quali familiari e dipendenti dello stesso Lania.
La figura di Salvatore Lania era emersa nella nota indagine che aveva portato al sequestro e alla successiva confisca del «Cafè de Paris», sulle infiltrazioni nella Capitale della cosca Alvaro di Sinopoli (RC). L'attività aveva in particolare fatto luce sui rapporti tra Lania e personaggi contigui alla cosca, tutti coinvolti in un vasto commercio transnazionale di merci contraffatte, prodotte in Cina, «sdoganate» a Gioia Tauro (RC) con l'appoggio della cosca Piromalli-Molè, con destinazione finale Repubblica Ceca.
Le indagini, condotte dalla Dia di Roma, hanno consentito di individuare gli investimenti milionari effettuati in un breve lasso di tempo da Lania, assolutamente incompatibili e sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati al fisco, dimostrando la totale assenza di elementi a giustificazione di una lecita provenienza dei beni.
Oltre ai ristoranti «La Rotonda» ed «Er Faciolaro», è stata sottoposta a sequestro una ulteriore attività commerciale di vendita di elementi di souvenir, elementi di arredo e soprammobili denominata «Mi&Chi», in via della Rotonda, sempre nelle vicinanze del Pantheon. L'attività d'indagine ha inoltre consentito di accertare la costituzione di società di comodo, da parte di Lania, quali la «Suriaca srl», la «Rotonda srl», la «Fiorenza il Fagiolaro srl», anch'esse sottoposte a sequestro, intestate a parenti o suoi dipendenti, per celare la reale proprietà delle attività di ristorazione ed eludere eventuali provvedimenti di sequestro a suo carico, in considerazione del suo coinvolgimento in attività di indagine. Oltre a Lania, sottoposto agli arresti domiciliari, sono coinvolte nell'indagine altri otto personaggi, tutti indagati per concorso con lo stesso Lania nella intestazione fittizia dei beni.
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