Marcello Dell'Utri |
MILANO - Appartengono a Marcello Dell'Utri i ventimila volumi sequestrati dai carabinieri a Milano. Gli inquirenti indagano l'ex manager con l'accusa di ricettazione ed esportazione illecita all'estero di opere d'arte. Il sequestro è avvenuto in parte nella biblioteca della sua Biblioteca, in via Senato, attualmente chiusa, e in parte presso un magazzino di deposito, l'Opencare in via Piranesi.
Dei ventimila volumi circa 3000 farebbero parte del 'sancta sanctorum', la collezione privata di Dell'Utri, tenuta nelle sue pertinenze con libri rari anche del XV Secolo. Il sequestro parte da un'indagine condotta oltre un anno fa dai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio artistico di Monza, che in questi mesi hanno compiuto accertamenti sulla provenienza dei volumi.
L'indagine è nata dalla vicenda del saccheggio della storica biblioteca dei Girolamini, nel centro antico di Napoli, dalla quale furono sottratti migliaia di libri, molti dei quali di inestimabile valore. Secondo il pm di Milano che ha coordinato l'inchiesta, Luigi Luzi, non sono però stati trovati collegamenti con i volumi sequestrati all'ex senatore. All'indagato sono contestate le ipotesi di reato di collocazione e rimozione illecita di beni culturali, di uscita o esportazione illecita di beni culturali e di ricettazione.
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