ROMA, 12 marzo - La Commissione Giustizia della Camera ha dato il via libera al ddl che allunga i tempi sulla prescrizione per il reato di corruzione. Il testo sarà in aula lunedì 16 marzo per la discussione generale. L'ok è arrivato nonostante la rottura nella maggioranza, con Ap che ha votato contro. "Abbiamo dato parere contrario al mandato dei relatori sul ddl prescrizione", ha detto Alessandro Pagano, capogruppo in commissione Giustizia di Ncd-Ap. "La commissione disconosce il lavoro del governo, noi disconosciamo il lavoro di questa commissione. Siano Renzi e Alfano a trovare una mediazione", ha sottolineato Pagano. Già lo scorso 4 marzo Ap, in Commissione Giustizia, insieme con Fi, votò contro il testo di riforma. Tra i rilievi, i tempi eccessivamente lunghi della prescrizione e la prevaricazione della Commissione.
"Dopo dieci anni, mandiamo in archivio la ex Cirielli", ha commentato invece Donatella Ferranti, presidente della Commissione. "Una riforma equilibrata ma sostanziale, che potrà finalmente impedire lo scandalo di processi bloccati dalla tagliola del tempo. Processi che finiscono nel nulla dopo una o addirittura due sentenze di condanna".
A giudizio della Ferranti, il provvedimento, "sospendendo la prescrizione per due anni dopo la condanna in primo grado e per un altro anno se confermata in appello, è un buon punto di incontro tra pretesa all'oblio, pretesa punitiva, diritti delle vittime e garanzie dell'imputato". "Al di là della girandola di numeri che si sono sentiti in questi giorni, è difficile contestare il principio che reati così gravi, e soprattutto di così difficile emersione perché fondati necessariamente su un patto omertoso, non debbano prevedere un congruo termine per l'accertamento e lo svolgimento del processo - conclude - Organismi come l'Ocse o il Greco ce lo chiedono ormai da anni".
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