ROMA, 21 marzo - “Renzi ha stravinto il congresso e portato il Pd al 41% per cambiare l'Italia dove altri non sono riusciti, qualcuno se ne faccia una ragione", scrive su Twitter Lorenzo Guerini. Il vicesegretario del Pd replica all'attacco di D'Alema che ha parlato di partito "arrogante e personale" con Renzi.
"Una componente minoritaria in un partito a forte posizione personale e con un carico di arroganza può avere peso solo se si muove con coerenza e, una volta definiti i punti invalicabili, si muove con assoluta intransigenza". E' il consiglio che Massimo D'Alema rivolge alla minoranza Pd, parlando ad "A sinistra nel Pd" come "extraparlamentare", aggiunge scherzando.
"Condivido l'idea di dare battaglia dentro Pd ma noi non dobbiamo fare gli iscritti alle correnti ma unirci per creare una grande associazione per il rinnovamento e la rinascita della sinistra che non sia un nuovo partito politico ma offra uno spazio di partecipazione" a chi non si riconosce nel Pd renziano.Così D'Alema alle minoranze dem. "Se stiamo al numero degli iscritti al Pd - premette D'Alema - non è un grande partito, i Ds avevano 600mila iscritti. Stiamo assistendo ad un processo di riduzione della partecipazione politica che non solo non è contrastato ma è perseguito". Per il presidente di Italiani europei, "tra i tantissimi che se se ne vanno e quelli che vengono da fuori è un saldo che difficilmente può essere considerato su quantità e qualità positivo". D'Alema si chiede "quale sia il destino di un partito senza popolo ma anche il destino di un popolo senza partito". "Condivido l'idea di dare battaglia in questo partito ma in questo partito si vince giocando all'interno e all'esterno, Renzi è sostenuto anche da forze che non sono iscritte al Pd, il sistema delle Leopolde si va diffondendo in tutto il paese". Per questo per parlare non solo agli iscritti del Pd D'Alema propone un'associazione della minoranza partendo dalla premessa che "non approvo il fatto che ci sia più di una minoranza". "Questa parte del Pd sostiene D'Alema - può avere peso se raggiunge un certo grande di unità nell'azione altrimenti non avrà alcun peso. Bisogna darsi degli strumenti in cui ci si riunisce si cerca punto di mediazione e si definisce una posizione comune".
"Una componente minoritaria in un partito a forte posizione personale e con un carico di arroganza può avere peso solo se si muove con coerenza e, una volta definiti i punti invalicabili, si muove con assoluta intransigenza". E' il consiglio che Massimo D'Alema rivolge alla minoranza Pd, parlando ad "A sinistra nel Pd" come "extraparlamentare", aggiunge scherzando.
"Condivido l'idea di dare battaglia dentro Pd ma noi non dobbiamo fare gli iscritti alle correnti ma unirci per creare una grande associazione per il rinnovamento e la rinascita della sinistra che non sia un nuovo partito politico ma offra uno spazio di partecipazione" a chi non si riconosce nel Pd renziano.Così D'Alema alle minoranze dem. "Se stiamo al numero degli iscritti al Pd - premette D'Alema - non è un grande partito, i Ds avevano 600mila iscritti. Stiamo assistendo ad un processo di riduzione della partecipazione politica che non solo non è contrastato ma è perseguito". Per il presidente di Italiani europei, "tra i tantissimi che se se ne vanno e quelli che vengono da fuori è un saldo che difficilmente può essere considerato su quantità e qualità positivo". D'Alema si chiede "quale sia il destino di un partito senza popolo ma anche il destino di un popolo senza partito". "Condivido l'idea di dare battaglia in questo partito ma in questo partito si vince giocando all'interno e all'esterno, Renzi è sostenuto anche da forze che non sono iscritte al Pd, il sistema delle Leopolde si va diffondendo in tutto il paese". Per questo per parlare non solo agli iscritti del Pd D'Alema propone un'associazione della minoranza partendo dalla premessa che "non approvo il fatto che ci sia più di una minoranza". "Questa parte del Pd sostiene D'Alema - può avere peso se raggiunge un certo grande di unità nell'azione altrimenti non avrà alcun peso. Bisogna darsi degli strumenti in cui ci si riunisce si cerca punto di mediazione e si definisce una posizione comune".
Orfini, dispiace per toni da rissa da bar - "Dispiace che dirigenti importanti per la storia della sinistra usino toni degni di una rissa da bar. Così si offende la nostra comunità". Così il presidente del Pd, Matteo Orfini, su twitter, critica le parole di Massimo D'Alema sul Pd di Matteo Renzi.
Bersani, da D'Alema parole sacrosante - "D'Alema ha detto una cosa sacrosanta: c'è tanta gente nel Pd che è in sofferenza e a disagio. Dobbiamo trovare il sistema anche dal punto organizzativo per dialogare con questi mondi". Così Pierluigi Bersani, a margine dell'iniziativa 'A sinistra nel Pd', commenta la proposta di D'Alema di un'associazione per la "rinascita della sinistra". "Conoscendolo non credo che stia strizzando l'occhio a Landini" ha aggiunto l'ex segretario del Pd.
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