LAMPEDUSA, 11 febbraio - Il naufragio di due giorni fa, avvenuto a un centinaio di miglia da Lampedusa, è una vera e propria ecatombe. Secondo il racconto dei nove superstiti, raccolti da un mercantile italiano e giunti stamane nell'isolotto siciliano, i migranti sui due gommoni, travolti dalle onde del mare in tempesta, erano 212. Il bilancio delle vittime quindi sale a oltre 200. Ma forse un altro gommone con un centinaio di migranti a bordo sarebbe disperso, secondo quanto hanno riferito due dei nove superstiti..
I migranti erano in 105 e 107 sui due gommoni che sono stati travolti dalle onde del mare in tempesta. I sopravvissuti, originari del Mali e del Senegal, erano in due su un gommone e in sette sull'altro; uno di loro è un minore. Hanno raccontato di essere partiti sabato scorso dalle coste libiche insieme a un terzo barcone sul quale viaggiavano i 105 profughi soccorsi da due mercantili, 29 dei quali sono morti assiderati mentre venivano trasportati a Lampedusa dalle motovedette della Guardia Costiera.I due gommoni avrebbero fatto naufragio lunedì pomeriggio, tra le 15 e le 16, dopo essere stati capovolti dalle onde del mare forza 8. I nove superstiti sarebbero riusciti a salvarsi rimanendo aggrappati disperatamente ai tubolari prima di essere soccorsi da un rimorchiatore italiano. La Guardia Costiera, che negli ultimi due giorni ha partecipato con grande impegno e spirito di abnegazione alle operazioni di soccorso che si sono svolte al limite delle acque libiche, sta valutando il racconto dei nove superstiti. La zona del naufragio, nonostante le proibitive condizioni meteo, è già stata perlustrata dalle unità intervenute sul posto e da un aereo Atr 42 alla ricerca degli oltre 200 dispersi sulla cui sorte non vi sarebbero purtroppo speranze.
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