Renzi a Strasburgo |
STRASBURGO - Si è aperta a Strasburgo la nuova legislatura del Parlamento europeo ed è iniziato anche il semestre italiano di presidenza dell'Ue. Matteo Renzi è all'europarlamento per tenere il suo discorso programmatico, incentrato sulla necessità di sostenere la crescita e non puntare solo sul rigore. Per la prima volta il premier italiano Matteo Renzi avrebbe dovuto leggere un discorso scritto, cambiando rispetto all'abitudine di andare 'a braccio' o aiutandosi solo con appunti scritti su foglietti. Ed invece anche davanti ai parlamentari europei, nel discorso inaugurale del semestre italiano, ha preferito parlare 'a braccio' dopo aver consegnato il discorso ufficiale con gli obiettivi del semestre di presidenza italiana della Ue.
"Non ci sarà spazio per l'Europa se accetteremo di restare solo un puntino su Google map". Così il premier Matteo Renzi , che ha esortato la Ue a riprendere il ruolo di "avanguardia" sull'innovazione, il cambiamento climatico, il capitale umano. "Un'Europa senza il Regno Unito non sarebbe meno ricca ma sarebbe meno Europa, meno se stessa", ha aggiunto Renzi. "Non vedo l'ora di lavorare con Matteo Renzi per portare a termine le riforme in Europa, mentre l'Italia inizia i sei mesi di presidenza dell'Ue". Così il premier britannico David Cameron in un tweet aveva aperto a Matteo Renzi, pochi minuti prima del discorso del premier italiano a Strasburgo, che ha subito risposto nei termini appena riferiti.
Occorre poi di puntare sulla crescita. Parlando della situazione economica e del dibattito interno all'Ue, il premier ha spiegato: "Noi non chiediamo di cambiare le regole, le rispettiamo ma serve anche la crescita" "Senza crescita, l'Europa non ha futuro", ha poi ribadito. L'invito per "questo semestre non è solo ragionare di questione economiche, su cui comunque ci faremo sentire con la nostra forza, quella di un grande Paese fondatore che contribuisce al bilancio più di quanto incassa". "Se continuiamo a richiuderci nelle nostre frontiere non andremo da nessuna parte. Il protagonismo dell'Europa non è solo nelle esigenze economiche, negli investimenti delle nostre azienda ma anche nella dimensione umana: voi rappresentate un faro di civiltà, la civilizzazione della globalizzazione". "L'Italia non chiede scorciatoie, ma si offre per fare la propria parte". L'Italia sa che deve "fare le sue riforme, cambiare la burocrazia, il sistema fiscale, le istituzioni. In questo momento il Senato sta votando la riforma costituzionale che cambia le regole del gioco. Sappiamo che prima di tutto dobbiamo chiedere a noi la forza di cambiare per essere credibili". Il nostro è il "partito che ha preso più voti: li abbiamo presi non dicendo che era responsabilità dell'Ue ma che i problemi nascono dall'Italia. Abbiamo usato il linguaggio della responsabilità".
"Stiamo cercando di far fronte" alle stragi nel Mar Mediterraneo "con operazioni italiane" ma "con la condivisione degli altri Paesi e della Commissione riusciremo a far fronte in modo più deciso per il futuro" ai flussi migratori "con Frontex plus". Per il futuro serve l'impegno a far sì che "l'Europa non sia solo un'espressione geografica ma un'espressione dell'anima". Così il premier Matteo Renzi ha conluso il suo intervento davanti al Parlamento europeo a Strasburgo.
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