PESCARA - La polizia di Pescara ha fermato un uomo di 47 anni con problemi psichici, Massimo Maravalle, che ha confessato di aver soffocato nel sonno il figlio adottivo di cinque anni. Gli agenti sono intervenuti nell'appartamento dopo l'allerta del 118, chiamato dalla madre. Il 47enne ha detto di essere stato colto da un raptus. Sotto shock la donna e i parenti dell'uomo.
Ad accorgersi di tutto è stata la moglie, P.S., che si è svegliata nella notte, prima dell’una, e si è accorta che il marito era sveglio e girava tra le stanze di casa. Quando gli ha chiesto che problema avesse lui si è mostrato tranquillo ma la donna, insospettita, ha raggiunto il piccolo che dormiva nella sua cameretta, ha notato che non respirava e ha lanciato l’allarme. All’arrivo degli agenti, l’uomo ha mostrato freddezza e in un primo momento, si è limitato a dire che il piccolo non stava bene. A quanto sembra già l’altra notte c’era stato un episodio strano, nell’abitazione della famiglia, mentre il bimbo dormiva nel letto tra i genitori.
Lui si era svegliato all’improvviso e lo aveva scosso, ritenendo che il piccolo stesse male, ma in realtà non c’era alcun problema, come gli ha fatto notare la moglie, svegliata di soprassalto. Il 47enne, in cura per una forma di psicosi, da qualche giorno avrebbe interrotto in maniera autonoma le cure mediche che gli sono state prescritte. Il bimbo è arrivato a Pescara a maggio 2012, in affido, per poi essere adottato dalla coppia.
A insospettire prima il 118, chiamato dalla madre, poi la volante intervenuta, è stato l'atteggiamento "stranamente impassibile" dell'uomo e le diverse ecchimosi sul collo del piccolo.
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