La conferenza stampa durante la quale i ribelli hanno consegnato le "scatole nere"(che sono arancione, a sinistra) |
Gli esperti malesi hanno firmato un protocollo con i responsabili della Dnr. "A nome del governo malese ringraziamo la Repubblica di Dontesk di averci riconsegnato le due scatole nere, che sono di proprietà della Malesia. Vedo che sono praticamente intatte", ha detto uno degli esperti malesi.
La Malaysia Airlines devia rotta volo su Siria. La Malaysia Airlines ha deviato un suo volo sui cieli della Siria per evitare di attraversare lo spazio aereo ucraino, dopo il presunto abbattimento di un suo velivolo in quell'aerea. Lo rende noto la compagnia aerea, sottolineando che la rotta adottata è conforme alla regolamentazione internazionale. Il volo MH4 da Londra a Kuala Lumpur ha percorso un tragitto approvato dall'Organizzazione internazionale dell'aviazione civile (Icao), afferma la Malaysia Airlines in un comunicato pubblicato ieri sera. "Lo spazio aereo siriano non è soggetto a restrizioni. Per tutta la sua rotta L'MH004 è stato in uno spazio aereo approvato dall'Icao", aggiunge. La Siria è tuttora un paese devastato dalla guerra civile. Gli Airbus A380 che assicurano i collegamenti tra Londra e Kuala Lumpur abitualmente sorvolano la Turchia, secondo il sito di consultazione in tempo reale del traffico aereo Flightradar24: "In base ai nostri dati, l'MH4 è stato il solo volo transcontinentale a sorvolare la Siria", afferma.
Ieri ha lasciato la stazione di Torez il treno che trasporta gran parte dei corpi delle 298 vittime della tragedia del volo MH17 della Malaysia Airlines abbattuto giovedì scorso. La sua partenza, inizialmente bloccata dal braccio di ferro tra i ribelli e Kiev, era attesa con impazienza e con rabbia dai famigliari delle vittime. Prima di lasciare la stazione ucraina i resti sono stati esaminati di nuovo, da esperti olandesi. Ma restano ancora incongruenze tra i dati delle varie fonti: Kiev riferisce che nei cinque vagoni refrigerati ci sono 252 corpi, mentre gli esperti internazionali parlano di 282. Non tutti sarebbero stati caricati, ha spiegato in conferenza stampa l'ambasciatore ucraino a Roma, Yevhen Perelygin. Incerta anche la destinazione del treno. Inizialmente si era parlato di Donetsk, la capitale dell'autoproclamata repubblica dei ribelli. Ma il presidente ucraino Petro Poroshenko ha affermato invece che la prima sosta del treno sarà Kharkiv, a 300 chilometri di distanza, in mano alle forze lealiste, che dispone di tutte le strutture adeguate per le autopsie e gli esami del Dna. E dove tutto è pronto per accogliere i parenti delle vittime.
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