giovedì 17 luglio 2014

Il tifone Rammasun devasta le Filippine: 38 morti, 7mila case distrutte



MANILA - Milioni di persone nelle Filippine sono rimaste per il secondo giorno senza luce elettrica dopo il violento tifone che ha paralizzato la capitale e ampie zone del Paese. Il numero dei morti per il tifone, battezzato Rammasun o, internazionalmente, Glenda, la prima grande tempesta della stagione, e' già arrivato a 38, ma 8 persone ancora mancano all'appello.
Nell'ambito della politica 'zero' vittime' voluta dal governo dopo il super-tifone Haiyan (il cui passaggio nel novembre scorso lascio' 6.300 morti e più di mille dispersi) le autorità avevano evacuato quasi 400mila persone lungo il previsto percorso del tifone e chiesto a migliaia di altre di rimarsene nelle case. Ma molte delle vittime sono morte proprio perché stavano all'aperto, uccisi dagli alberi caduti, dagli edifici crollati e dai detriti.
Le autorità stanno ancora valutando i danni, ma secondo i primi dati, la tempesta ha distrutto 7mila case e ne ha danneggiate 19mila. Rammasun -che in linqua thailandese- vuol dire Dio Tempesta- ha spazzato nella notte di martedì il settore settentrionale dell'arcipelago -l'isola principale, Luzon, dove si trova Manila- con raffiche di vento fino a 160km all'ora: dopo aver tagliato a meta' Luzon - tra l'altro la zona piu' densamente popolata - si e' diretto verso la Cina. La stagione dei tifoni, che comincia di solito a giugno e si conclude a novembre, porta tutti gli anni nelle Filippine tra i 15 e i 20 fenomeni meteorologici di questo tipo.

Nessun commento: