TEL AVIV - Il cessate al fuoco non regge e nemmeno le pressioni da parte degli Stati Uniti sembrano fermare la macchina della guerra israeliana. Anzi, Hamas non accetta la tregua, si conta la prima vittima civile israeliana e Netanyahu convoca un gabinetto di sicurezza. Unico messaggio positivo il licenziamento in tronco del viceministro della difesa Dany Danon che premeva per una linea rigida contro Hamas e aveva criticato il sostegno israeliano alla iniziativa egiziana per un cessate il fuoco ed aveva perorato una linea più rigida. Netanyahu ha qualificato come "irresponsabile" il comportamento di Danon e ha sostenuto che è stato sfruttato da Hamas.
Al nono giorno dell'operazione "Margine protettivo", il bilancio delle vittime a Gaza è salito a 200 morti. Nella notte, infatti, bombardamenti hanno colpito la Striscia e, secondo fonti palestinesi, due uomini e un ragazzo sono morti a Rafah. Nuovi raid aerei previsti in mattinata sulla zona di Gaza. L'esercito israeliano dà anche notizia di aver compiuto un attacco contro l'abitazione di Fathi Hamad, ex ministro dell'Interno di Hamas a Gaza e ha chiesto nella notte a circa 100.000 residenti del nord e dell'est di Gaza, vicino al confine con Israele, di evacuare le loro abitazioni dalle 8 di stamani (le 7 in Italia). Lo riportano i media israeliani.
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