ROMA - L'ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, è indagato dalla procura di Roma nell'ambito dell'inchiesta sulle presunte tangenti versate da Menarini Bus per la fornitura di 45 bus alla societàRoma Metropolitane. Lo riferiscono fonti giudiziarie, secondo cui il reato ipotizzato per Alemanno è di finanziamento illecito. Oltre l'ex sindaco sono indagate altre 19 persone, tra cui l'ex presidente diFinmeccanica, Pierfrancesco Guarguaglini. Anche per lui l'accusa è di finanziamento illecito. Quindici, complessivamente, gli indagati: tra questi Riccardo Mancini, ex a.d. dell'Ente Eur, Pietro Di Paolantonio, ex assessore regionale del Lazio al tempo della Giunta Polverini. A seconda delle posizioni vengono contestati anche il reato di corruzione e reati fiscali.
Gli altri indagati sono l'imprenditore Edoardo D'Incà Levis, Roberto Ceraudo, ex a.d. di Menarini bus, Marco Iannilli, commercialista, nonché i manager e dirigenti di azienda Fabrizio Testa, Giuseppe Mongello, Patrizio Monaco, Giuseppe Comes, Girolamo De Sanctis, Maurizio Canto ed Emanuele Pavia. Nei mesi scorsi gli accertamenti culminarono nell'emissione di ordinanze di custodia cautelare nei confronti di Mancini e Ceraudo.
"Per quello che mi risulta si tratta della coda di una vecchia inchiesta. Un atto dovuto per i necessari approfondimenti da parte degli inquirenti. Sono sereno e ho fiducia nel lavoro della magistratura". Lo dichiara in una nota Gianni Alemanno.
Gli altri indagati sono l'imprenditore Edoardo D'Incà Levis, Roberto Ceraudo, ex a.d. di Menarini bus, Marco Iannilli, commercialista, nonché i manager e dirigenti di azienda Fabrizio Testa, Giuseppe Mongello, Patrizio Monaco, Giuseppe Comes, Girolamo De Sanctis, Maurizio Canto ed Emanuele Pavia. Nei mesi scorsi gli accertamenti culminarono nell'emissione di ordinanze di custodia cautelare nei confronti di Mancini e Ceraudo.
"Per quello che mi risulta si tratta della coda di una vecchia inchiesta. Un atto dovuto per i necessari approfondimenti da parte degli inquirenti. Sono sereno e ho fiducia nel lavoro della magistratura". Lo dichiara in una nota Gianni Alemanno.
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