ROMA - Calo dell'1,8% nel 2013 del Pil, un po' più della previsione del Governo (-1,7%). E' quanto afferma l'Istat. Si prevede per il 2013 un calo ''seppur limitato nel terzo trimestre seguito da una debole variazione positiva''. A fine anno dovrebbe quindi ''terminare la fase recessiva iniziata nel secondo semestre del 2011''.
L'Istat rileva poi che la recessione ha determinato "gravi conseguenze" sull'intensità del disagio economico: dal 2007 al 2012 il numero di individui in povertà assoluta è raddoppiato da 2,4 a 4,8 milioni. Quasi la metà (2,3 milioni) sono al Sud e di questi poco più di 1 milione sono minori. Aumentano le famiglie che comprano meno: il 65%.
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