Rensi durante il suo intervento |
FIRENZE - "C'è questa questione del perché non ci sono bandiere del Pd alla Leopolda: il problema non è quello è che non ci sono le croci sulla scheda". Lo ha detto Matteo Renzi alla chiusura della convention da lui organizzata alla Leopolda di Firenze, gremitissima di pubblico. "La gente deve tornare a votarci", ha aggiunto. "Questo è un popolo che continua a credere nella politica. Noi - ha spiegato citando una signora che gli chiedeva perché non si parlasse di Berlusconi - parliamo di futuro".
"Mai più larghe intese" - Secondo Renzi "Serve una legge elettorale per cui, tra l'altro, quello che governa è per cinque anni responsabile: mai più larghe intese e questo non significa essere contro il governo" ma la questione è che questo sistema va modificato" e noi "dobbiamo essere custodi dell'alternanza". "Porcellum o porcellinum? Io dico che una legge elettorale che funziona è quella dei sindaci: alla fine del voto sai chi ha vinto, quello che ha vinto deve avere i numeri per governare e quello che governa è per cinque anni responsabile", ha ribadito.
"Magistratura ci chiede di riformare giustizia" - "Dobbiamo fare la riforma della giustizia". Lo ha detto Matteo Renzi ricordando la storia di Silvio Scaglia di Fastweb. "Ce lo chiedono tanti bravi magistrati", ha continuato".
"No alla giustizia ad personam" - "E' l'ora di farla finita con la giustizia ad personam", ha sottolineato. "Dobbiamo finirla - ha affermato - con chi in questi anni ha proposto una giustizia ad personam ma allo stesso tempo dobbiamo dire cosa pensiamo noi al riguardo".
"Subito via le Province" - "Subito via le province": ha ribadito, tra gli applausi, nell'intervento alla Leopolda. Il sindaco ha aggiunto di aver sbagliato a votare sì al referendum sul titolo V della Costituzione per i poteri concorrenti che ha creato, come nel settore dell'energia e del turismo, tra Stato e Regioni.
"Serve rivoluzione della semplicità" - A chi ci accusa "di essere incolti, barbari", semplici, replico che "la vera strada è la semplicita': parlare chiaro a tutti, non avere la puzza sotto il naso parlare di politica in maniera semplice". Lo ribadisce Renzi aggiungendo che "serve una rivoluzione della semplicità".
"Essere di sinistra non è parlare ma creare lavoro " - "Non sei di sinistra perché non parli di lavoro? No, non sei di sinistra perché non crei lavoro", ha poi ribadito.
"Leadership non è una parolaccia" - "La speranza non va riposta in una persona sola" ma "non si può avere paura della leadership, non è una parolaccia", ha ribadito il sindaco. "Non credono che io sia in grado di avere un pensiero solo, allora c'ho il guru. Questo gruppo di persone non ha guru, capisco ci restiate male ma è gruppo di persone e idee che si confronta", ha continuato.
"Pd non credibile se è insieme di correnti" - "Il Pd non è credibile se è un insieme di correnti", così "non si vince", ha evidenziato.
"Berlusconi mio sfidante? Non credo" - "Non credo", è stata la replica del sindaco di Firenze, lasciando la Leopolda a chi gli chiede se Berlusconi sarà il suo sfidante. Ai giornalisti, poi, che domandavano se la decadenza di Berlusconi comporterà la caduta governo, così ha risposto Renzi: ""Non credo".
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