sabato 26 ottobre 2013

Quattordici guardie di frontiera iraniane uccise in uno scontro con ribelli al confine con il Pakistan sulla rotta della droga. Altri agenti presi in ostaggio

Guardie di frontiera iraniane al confine di Saravan dove è avvenuta la sparatoria


TEHERAN - Quattordici guardie di frontiera iraniane sono stati uccise in uno scontro con uomini armati al confine con il Pakistan:  l’agenzia ufficiale iraniana Irna.
Gli scontri hanno avuto luogo ieri sera in una regione montuosa al di fuori di Saravan, una città di confine nella provincia sud-orientale del Sistan Baluchistan.
Settei guardie sono rimaste ferite nell'attacco: un anonimo funzionario citato da Irna ha incolpato "banditi o ribelli che si oppongono alla repubblica islamica". L'Iran si trova su una delle principali rotte del traffico di droga tra l'Afghanistan e l'Europa.
La popolazione di questa zona sunnita lamenta  discriminazioni e un gruppo armato, chiamato Jundallah, ha effettuato una serie di attacchi contro lo stato in questi ultimi anni.
"Non abbiamo ancora dettagli esatti della vicenda," ha detto il membro del parlamento di Sar5avan, Hedayatollah Mirmoradzehi.. "Nessun gruppo ha rivendicato la responsabilità per l'accaduto finora. Un certo numero di soldati sono stati presi ostaggi dai fuorilegge”. Tuttavia, ha aggiunto che il numero degli ostaggi non era ancora chiaro", ha aggiunto.

La regione ha subito scontri mortali ripetuti nel corso degli anni precedenti. Più di 4.000 agenti di polizia e soldati sono stati uccisi negli ultimi tre decenni in lotta con i trafficanti.

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