mercoledì 23 ottobre 2013

Il “centrino” si spacca: Scelta civica avvia la separazione dall’Udc


ROMA - Scelta civica avvia la pratica di separazione dall'Udc. Lo ha deciso, dopo quattro ore di teso confronto, il comitato direttivo del partito, che ha affidato al presidente Alberto Bombassei il compito di incontrare i vertici centristi per definire gli aspetti "politici e giuridici" di una separazione, che sperano sia consensuale, dei gruppi di Camera e Senato. Nella speranza che tutto ciò possa avvenire "senza conflitti".  Decisioni che sono state duramente contestate dall'ala 'popolare' del partito, che tuttavia risulta in forte minoranza in seno al comitato direttivo. "Questo orientamento preso non è condiviso da diversi colleghi di partito. C'è un netto dissenso" dice il capogruppo alla Camera, Lorenzo Dellai, che contesta anche il fatto che l'organismo possa aver preso decisioni in sede deliberante. Posizione respinta da Bombassei che ricorda come il documento finale sia stato votato "a stragrande maggioranza e da un direttivo che ha pieni poteri di decidere". l documento, peraltro, è stato votato anche da un gruppo di cattolici come Andrea Causin, Gianluca Susta e Gregorio Gitti. Anche Ilaria Borletti Buitoni ha parlato di una "presa d'atto di un chiarimento necessario con l'Udc. C'è un divorzio consensuale - ha aggiunto - che dovrà avvenire nel modo meno traumatico possibile ma che - ha sottolineato - politicamente è già avvenuto".

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