martedì 22 gennaio 2013

Cosentino: non vendo la mia dignità per l’immunità. E resto nel Pdl

NAPOLI - Cosentino durante la conferenza stampa


NAPOLI - Escluso dalle liste del Pdl perche' ritenuto ''impresentabile'', Nicola Cosentino si è difeso definendo tutte le accuse come ''una montatura''. In una conferenza stampa molto seguita ed animata, rimandata al pomeriggio dopo che la mattina, a causa della ressa, non si era potuta tenere, ha fatto sapere di non vendere la sua ''dignità per l'immunità".
Cosentino ha detto di accettare "l'esclusione dalle liste senza nessuna polemica. Se può servire a prendere qualche voto in più e battere queste sinistre, va bene". "Perché io fuori e gli altri dentro? Perché sono il capo degli impresentabili. Sono fuori perché su di me c'é stato accanimento e aggressione mediatica senza precedenti", ha sostenuto Cosentino.
"I Casalesi sono un clan di fessi se invece di aiutarmi a scalare le vette mi fanno dimettere". ''Se manca qualcuno non lo so. Non sono mai stato socio di nessuno. Come socio ho solo mia moglie e la mia famiglia'', ha risposto Cosentino a chi ha fatto riferimento al deputato Luigi Cesaro, di cui i giornalisti hanno rilevato oggi l'assenza. 
"Vorrei andare in galera ma a fronte di una sentenza. Perché dovrei andare in carcere se oggi sono cittadino comune e non ho più potere di condizionare? - si chiede - se ci vado è perché siamo in un paese non civile, se ci vado ci vado con la mia dignità. Chiedo un processo immediato". Nell'eventualita' Cosentino dice si essere "pronto ad affrontare il carcere con dignità". Ma in questo momento, ha aggiunto, "non ho preoccupazioni perché in un Paese civile in carcere ci va chi é condannato. Io sono sottoposto da due anni a un processo. Dovrei andare in carcere solo per lo sfizio di qualcuno?".
“Non avevo le liste in mano, avevo una parte della liste di Campania 2, le ho consegnate a Nitto Palma'' ha poi spiegato Cosentino. ''Sono stato fino a notte fonda a Palazzo Grazioli a dare il mio contributo ad organizzare le liste - ha sottolineato - una parte dei documenti li avevo io e li ho consegnati al mio commissario che gia' dalle cinque era in tribunale''. ''Si e' montato un caso e per evitare che ci potesse essere un mio ritorno in campo'', ha aggiunto.

Cosentino ha infine definito Alfano, che si è molto battuto per la sua esclusione “un perdente di successo”

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