FIRENZE - Renzi è arrivato alle 21.20 alla Fortezza da basso, a Firenze, accolto da calorosi applausi dei supporters. Ha detto: “Ho appena chiamato Bersani per fargli i miei e i vostro complimenti. Una vittoria netta, lui ha vinto, noi no e quindi tanti auguri. Non dobbiamo avere rimpianti, abbiamo offerto due visioni del partito, due idee diverse dell’Italia, due modelli alternativi. Oggi dobbiamo prendere atto che, avendo offerto una idea diversa, questa non è stata vincente. Non eravamo qui per fare testimonianza, noi volevamo prendere in mano il governo del paese e non ce l’abbiamo fatta. Dobbiamo essere chiari su questo. Condivido l’idea che sia bello per un under 4o averci provato, anche altri abbiamo il coraggio di mettersi in gioco. La nostra scommessa non era l’ambizione di un ragazzetto, era il desiderio profondo di dare un senso alla nostra tenacia. Se quindi siamo felici per averci provato, io ho sbagliato e debbo anche chiedervi scusa per cio che non ha funzionato. Non sono riuscito a scrollarmi di dosso l’immagine del ragazzetto che voleva fare chissà cosa; non sono riuscito ad assorbire tutte le accuse che mi hanno rovesciato addosso. Non siamo riusciti a portare abbastanza italiani ai gazebo: Bersani dovrà andare a parlare con quelli che ai gazebo non sono andati.
Siate orgogliosi di quello che avete fatto - ha detto al suo pubblico- ne valeva la pena, sorridete domani perché questa esperienza vi ha cambiato. Ne è valsa la pena, ragazzi. Continuate con leggerezza ed entusiasmo, questa non deve essere per voi la parola fine. Abbiamo provato a cambiare la politica e non ce l’abbiamo fatto. Ora dobbiamo non farci cambiare dalla politica. Abbiamo dalla nostra parte l’entusiasmo, il tempo e la libertà”.
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