ROMA - Ed ecco Bersani, al teatro Capranica, tra il tripudio del pubblico: “Grandissima soddisfazione, anzi doppia: la prima è stata quella di aver fortemente creduto a queste primarie che ho voluto aperte. Poi la soddisfazione per il risultato, inaspettato in queste proporzioni, anche se sono sempre stato tranquillo.
Ringraziamento ai socialisti, grazie a Sinistra e Libertà con la quale abbiamo lavorato sempre molto bene, un riconoscimento ai “marxisti per Tabacci”, alle liste civiche. Un ringraziamento ai candidati del primo turno, che mi hanno sostenuto nel secondo; un saluto particolarissimo a Nichi Vendola con il quale abbiamo fatto una grande manifestazione. Ringrazio della telefonata che mi ha fatto Matteo Renzi, gli dico grazie per le parole affettuose, gli riconosco una prezenza fresca a queste primarie, per farle vivere in modo vero. Adesso credo di sapere qual è il mio compito: primo, riuscire a dare un forte profilo di governo e cambiamento al centro sinistra; secondo, predisporre i percorsi e gli spazi per dare occasione alla nuova generazione. Domani vado in Libia a incontrare il nuovo premier, perché l’Italia riprenda un suo profilo nell’area del Mediterraneo, che è casa nostra.
Abbiamo vinto la prima sfida, siamo cresciuti, la nostra gente si è rimessa in moto: la prossima sfida riguarda il confronto principale che avremo nei prossimi mesi, abbiamo tanta gente da convincere. Nel centrosinistra ci possono essere diverse visioni, purché si sappia che c’è la destra. Dobbiamo alzare noi la nostra asticella per la prossima battaglia. Non possiamo vincere a qualsiasi prezzo, non dobbiamo raccontare favole. Non potremo far ignorare al Paese che siamo di fronte alla più grave crisi dal dopo guerra a oggi. Dobbiamo vincere con la verità per poter governare. Mettiamoci assieme, si governa con un popolo, non c’è un uomo solo al comando. Mettiamoci un pop’ di serenità, tranquillità, bisogna essere tranquilli, forti e decisi”.
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