Sergio Zavoli |
ROMA - ROMA - "Ti ammazziamo" e poi le botte, con tanto di roulette russa. Ore da incubo per il giornalista e senatore Sergio Zavoli, in balìa dei rapinatori ieri sera nella sua villa a Monte Porzio Catone, alle porte di Roma. Gli hanno puntato la pistola contro minacciando di ucciderlo se non avesse indicato il posto della cassaforte. Al suo primo rifiuto il giornalista è stato colpito al volto, forse con il calcio dell'arma. Secondo una prima stima, il bottino è di circa 20 mila euro.
La rapina è stata messa a segno ieri sera intorno alle 19:30 a Monte Porzio Catone. I malviventi, almeno quattro con il volto coperto e armati di pistola, sono entrati nell'abitazione del giornalista, minacciato e picchiato e poi rinchiuso in una stanza insieme ad alcuni domestici.
"Quei rapinatori avevano l'accento di cittadini dell'Est Europa e il volto coperto dal cappuccio", ha riferito Zavoli, assieme ad altre due vittime, agli investigatori. Zavoli è stato medicato in ospedale dopo aver ricevuto un colpo al volto, forse con il calcio della pistola. I quattro rapinatori hanno estratto la cassaforte dal muro e portato via orologi e monili in oro. Poi sono scappati probabilmente a bordo di un'auto.Le telecamere di sorveglianza all'interno della villa non avrebbero registrato l'episodio. I rapinatori sarebbero entrati da una porta secondaria dell'abitazione.
"Zavoli, 89 anni, vive da 40 anni, dagli anni '70, nella sua villa a Monte Porzio Catone, comune alle porte di Roma con 9.000 abitanti. ''Nella villa, molto isolata, c'é un parco molto ben curato - spiega il sindaco della cittadina Gori - la sua abitazione dista circa due chilometri dal centro storico ed è vicina all'autostrada del Sole. A quanto so la moglie e la figlia ieri sera erano in viaggio e lui era con i collaboratori domestici".
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