ROMA - Uno dei tanti (oltre centomila). Anche il regista Carlo Verdone è stato respinto al ballottaggio delle primarie del Pd. Si è visto rifiutare la sua motivazione per non aver votato al primo turno («mi sono fatto male in moto») dal seggio di via dei Giubbonari, a due passi da Campo dè Fiori. «Ero andato pure due volte sabato - dice il regista - portando le giustificazioni necessarie», vale a dire un certificato medico e, in più, la carta d'imbarco per Madrid, dove da mercoledì a venerdì presentava il film «Posti in piedi in Paradiso». «Questo modo di fare non mi piace. Come se dicessero: è una cosa nostra. Mi sento dispiaciuto, anzi arrabbiato. Non saprei dire se voterò ancora Pd».
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