venerdì 21 dicembre 2012

21 dicembre, fine del mondo: per ora siamo ancora qui



L' "ufficio stampa" della fine del mondo a Bugarach

Il sole è sorto (ancora) stamane a Merida
MILANO- Per ora siamo tutti qui, la fine del mondo ancora non c’è stata. Secondo i portatori di sfiga Maya, la fine deve scattare a mezzogiorno, abbiamo fiducia che non accada, il tempo è in genere bello e freddo, c’è un po’ di sole e nessuna avvisaglia. In ogni caso centinaia di persone in tutto il mondo si sono impavidamente preparate a questa data indicata dal lungo conteggio del calendario dei Maya che, giunti alla data di oggi (duemila anni fa) si erano annoiati ed avevano smesso di scriverne. Molti credenti si sono riuniti in Messico nei pressi di rovine Maya e in altri luoghi apparentemente spirituali di tutto il mondo. La polizia cinese ha arrestato centinaia di membri di un gruppo cristiano che a quanto pare credono alla profezia.
L'anno scorso, dicono gli esperti una nuova lettura del calendario ha rivelato che non ha effettivamente previsto l'apocalisse.Molti ritengono che la data, infatti, segni l'inizio di una nuova era nel calendario. Ma vallo a spiegare ai catastrofisti.
Centinaia di spiritualisti sono riuniti nella città di Merida in Messico, a circa un'ora e mezza dalle rovine Maya di Chichen Itza.
Altri sono più vicini, sulla montagna di Bugarach, paesino nel sud della Francia dove nei due alberghetti una stanza ieri si pagava duemila euro, ma non c’era posto.
Tuttavia, coloro che si preparano per la fine del mondo sono stati segnalati per essere stati di gran lunga superati in numero dai giornalisti arrivati a Merida o in Francia per vedere l’effetto che fa.
La città turca di Sirince, un altro sito noto per essere al sicuro dalla fine del mondo per motivi che non sappiamo, hannovisto scene simili. Centinaia di giornalisti vagavano senza meta intorno alla bella cittadina di 570 abitanti,Tuttavia, hotel in tutto il Rtanj montagna in Serbia, un sito dice di avere poteri magici, erano al completo per il grande appuntamento.
In Cina, si è detto, la polizia ha arrestato circa 1.000 membri di un gruppo cristiano  chiamato “Dio onnipotente” che ha predetto che da venerdì scatteranno tre giorni di buio e , a quanto pare ha invitato i suoi membri ad approfittarne e a rovesciare il comunismo. Perciò, tutti in galera e considerati appartenenti a un "culto malvagio", la stessa descrizione applicata al gruppo vietatissimo del Falun Gong.
Un contadino nella provincia di Hebei, Liu Qiyuan - non un seguace di Dio Onnipotente - ha costruito sette “arche” di sopravvivenza che possono contenere 14 persone ciascuna. I baccelli, in fibra di vetro, galleggiano sull'acqua e possoo sopravvivere alle tempeste. Liu ha spiegato: "Se c'è davvero una sorta di apocalisse allora si potrebbe dire che ho dato un contributo per la sopravvivenza dell'umanità". Magari a pagamenti.
Per calmare le ansie, la polizia di Pechino ha pensato bene di fare un annuncio ufficiale  dicendo alla gente che "la cosiddetta fine del mondo è una voce".
In Cina il senso del ridicolo è basso.

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