ROMA - Le tasse locali pesano in media 1.230 euro per ogni italiano e i cittadini più tartassati sono i lombardi, secondo un'elaborazione realizzata dall'Ufficio studi della Cgia di Mestre. Al top della classifica, che si riferisce al 2011, c'è Varese, con una pressione tributaria locale pro capite di 1.714 euro, mentre chiudono la graduatoria tre Comuni del Sud: Caltanissetta (789 euro), Agrigento (767) e Lanusei (671).
Lo studio, eseguito dall'Associazione artigiani piccole imprese di Mestre, ha analizzato il peso della pressione tributaria locale sui portafogli degli italiani, e dalla ricreca risulta che nei primi dieci posti della classifica generale i lombardi ne occupano ben otto. Il peso della pressione tributaria locale che ricade sui portafogli dei cittadini italiani viene definito dalla sommatoria delle entrate tributarie versate da tutti i contribuenti al Comune, alla Provincia e alla Regione in rapporto alla popolazione residente.
Dopo Varese, in classifica figura Lecco, con 1.681 euro, mentre in terza posizione ci sono ben 3 Comuni capoluogo con la stessa pressione tributaria locale, cioè 1.665 euro. Stiamo parlando di Bergamo, Monza e Bologna. Appena fuori dal podio si piazza Sondrio, con 1.650 euro e di seguito, con lo stesso importo pari a 1.630 euro, Rieti e Pavia.
La fotografia scattata dalla Cgia si riferisce al 2011. E' cioè immediatamente precedente alla raffica di aumenti che si è scatenata nel corso dell'anno 2012 con le due manovre d'estate approvate dal governo Berlusconi e con il decreto "salva-Italia".
E' dunque sicuro, sottolinea il segretario della Cgia Bortolussi, "che nel 2012 assisteremo a una impennata impressionante della tassazione locale, con effetti per le casse delle Regioni e degli enti locali molto modeste". "che nel 2012 assisteremo a una impennata impressionante della tassazione locale, con effetti per le casse delle Regioni e degli enti locali molto modeste".
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