sabato 10 dicembre 2011

Rivendicato il rapimenti di Rossella Urru da un gruppo dissidente dell'Aqmi che è una filiazione di al Qaeda in Algeria


Rossella Urru

BAMAKO - Un gruppo dissidente dell'Aqmi ha rivendicato il rapimento di Rossella Urru e di due suoi colleghi spagnoli, sequestrati il 23 ottobre scorso in un campo Saharawi a Tinduf, nel sud dell'Algeria. Poco piu' di 24 ore prima, il braccio nordafricano di Al Qaida aveva smentito di aver avuto un ruolo nel sequestro. Il gruppo "Jamat Tawhid Wal Jihad Fi Garbi Afriqqiya rivendica l'operazione del 23 ottobre a Tinduf, dove due cooperanti spagnoli e una italiana sono stati sequestrati", si legge in un breve messaggio inviato al corrispondente della France Presse a Bamako.

Al Qaeda nel Maghreb islamico (Aqmi) è il nome che dal 2006, dopo il battesimo di Ayman al-Zawahiri, si è dato il Gruppo salafita per la predicazione e il combattimento (Gspc). Un modo per svecchiare la propria immagine, visto che il brand Al Qaeda è considerato una garanzia di successo


Sono esperti nel rapimento di ostaggi occidentali, più un'attività pubblicitaria che vera e propria fonte di reddito. Ma soprattutto nel contrabbando di sigarette, tanto che uno dei boss locali ama farsi chiamare "Monsieur Malboro", e nel traffico di droga.

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