domenica 4 dicembre 2011

Monti alle parti sociali: la situazione è peggiorata. E conferma i 42 anni di contributi per le pensioni di anzianità

ROMA -Prima del mandato "sono stato colpito dalla consapevolezza della crisi che hanno avuto le parti sociali. Da allora la situazione è peggiorata". Lo avrebbe detto - secondo quanto riferito da alcuni partecipanti alla riunione tra Governo e parti sociali a palazzo Chigi - il presidente del Consiglio Mario Monti. La manovra vale in tutto 24 miliardi al lordo della delega fiscale. Monti ha ribadito che si tratterà di una manovra di "rigore, equità e sviluppo e che ci saranno interventi strutturali in diversi campi. 

Tre i punti sui quali interviene la manovra: bilancio pubblico, previdenza e sviluppo, avrebbe detto il premier, annunciando che gli interventi sul mercato del lavoro arriveranno "più avanti". Il settore nel quale è essenziale concertare è il mercato del lavoro, un po' meno sulla previdenza e un po' meno ancora sulla politica economica, avrebbe detto Monti. Confermato l'obiettivo del pareggio di bilancio per il 2013, con i nuovi interventi potrebbe essere anticipato al 2012.

Monti ha detto che sarà intensificata la lotta all'evasione fiscale. Il Governo nella manovra ha previsto l'estensione del metodo contributivo pro rata per il calcolo della pensione per tutti, avrebbe detto il ministro del Welfare, Elsa Fornero. Il Governo abolirà le finestre mobili per l'accesso alla pensione perché sono un "bizantinismo inutile". Lo avrebbe detto il ministro del Welfare Elsa Fornero E' in arrivo invece una fascia di flessibilità per l'uscita verso la pensione con assegni più bassi per chi esce prima. La pensione di anzianità a qualsiasi età si raggiungerà a 42 anni di contributi per gli uomini e 41 per le donne, avrebbe aggiunto. La convergenza tra uomini e donne per l'età di vecchiaia a 65 anni sarà raggiunta nel 2018.

All'incontro sono presenti il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Antonio Catricala' e il ministro del Welfare, Elsa Fornero. Per le parti sociali partecipano alla consultazione, tra gli altri, i segretari di Cgil, Cisl e Uil, Camusso, Bonanni Angeletti, il leader Ug, Centrella, e il presidente di Confindustria, Marcegaglia


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