L'assalto all'ambasciata inglese |
"Abbiamo deciso di richiamare per consultazioni il nostro ambasciatore a Teheran per un approfondimento doveroso della situazione, il tutto in stretto contatto con altri partner europei" ha detto Terzi a Bruxelles aggiungendo che si è lanciato "un segnale chiaro e condiviso". "Noi vogliamo sapere quali sono le concrete garanzie di sicurezza per il nostro personale diplomatico - ha affermato il titolare della Farnesina - dopodichè decideremo sulla base di quello che ci dirà il nostro ambasciatore".
Seguendo l'esempio di Regno Unito e Norvegia, anche la Germania ha deciso di ritirare parte del proprio personale diplomatico dall'Iran. Gli attacchi contro l'ambasciata britannica a Teheran hanno avuto l'effetto di compattare le file dei paesi ostili al regime di Mahmoud Ahmadinejad. Il ministro degli Esteri tedesco Guido Westerwelle si allinea dunque al gruppo di colleghi - capeggiato dal britannico William Hague - che chiede più dure sanzioni contro l'Iran. Successivamente anche la Spagna ha deciso il richiamo del proprio diplomatico. In una nota il ministero spagnolo ha precisato di avere espresso "la condanna più ferma del governo" di Madrid dopo le violenze di Teheran, che "violano gli obblighi imposti all'Iran dalla Convenzione di Vienna".
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