lunedì 5 dicembre 2011

La tragedia del Titanic per 30 secondi di ritardo nel cambio rotta



LONDRA - La tragedia del Titanic si arricchisce di nuovi particolari. Un'indagine di due studiosi reputa che la causa del disastro non fu l'iceberg in sè, ma l'indecisione del timoniere, che aspettò troppo per virare: l'indecisione durò infatti 30 lunghi secondi. Se non avesse aspettato così tanto, le cose sarebbero andate diversamente
Lo studio è stato pubblicato sul Sunday Telegraph e contrasta con la conclusione del Wreck Inquiry, dove si riteneva che il timoniere avesse immediatamente virato quando l'iceberg era stato avvistato. Il nuovo studio invece si basa sulle testimonianze di Fredrick Fleet, il marinaio di vedetta che ha dato l'allarme e Robert Hitchens, il marinaio che manovrava la barra del timone. 
Le conclusioni dell'indagine affermano che sia stata fatale l'indecisione di William Murdoch, primo ufficale del Titanic, di turno in cabina di comando al momento della tragedia. Murdoch infatti vide in tempo la massa bianca dell'iceberg ma non ebbe la freddezza di prendere una decisione subito: così passarono i secondi e la tragedia si materializzò.
A concorrere al disastro ci pensò anche la decisione del capitano Edward Smith, di non fermare la navigazione in seguito allo scontro con l'iceberg. Scelse di continuare sotto l'insistenza del presidente della White Star, Bruce Ismay, che non voleva danneggiare la reputazione della società navale. 
Il Titanic affondò nell'aprile 1912, il bilancio fu di 1.496 morti tra passeggeri e membri dell'equipaggio.

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