lunedì 5 dicembre 2011

Bologna la città dove si vive meglio


ROMA. - E' Bologna la citta' dove si vive meglio. Lo rivela la ricerca sulla Qualita' della vita nelle province italiane per l'anno 2011, del Sole 24 ore.
Bologna e l'Emilia Romagna in generale, sono al top della vivibilita' e prendono dunque la "pagella" migliore. Foggia e' invece la citta' dove si sta peggio.
Milano sale al 19esimo posto della classifica e Roma al 23esimomigliorando di 12 posizioni. Le altre due grandi, Napoli e Torino, si collocano rispettivamente al 105esimo posto e al 51esimo posto.
Bologna arriva al vertice grazie soprattutto ai buoni risultati messi a segno in quasi tutte le sei aree e in particolare nel capitolo "Servizi-ambiente-salute" dove e' seconda, ma con un primato riguardo ai posti disponibili negli asili nido; occupa la settima posizione nel "tenore di vita" (con ad esempio 33mila euro nel parametro del Pil pro capite), l'undicesimo gradino in affari e lavoro (tra gli indicatori dell'area spicca la quota di donne occupate, il 45%) e il quinto nel tempo libero (dove ha un alto indice di assorbimento libri).
Ed e' sempre Emilia Romagna: nel capitolo affari e lavoro predomina Ravenna, in quello dedicato alla popolazione Piacenza, e nell'area del tempo libero, Rimini. La provincia e' pero' in sofferenza per quanto riguarda l'ordine pubblico, dove pure risale dal centesimo al 92esimo posto: tra i reati che piu' la penalizzano la microcriminalita' e le truffe. Foggia, gia' nel 2010 occupava il penultimo gradino e quest'anno completa la discesa con piazzamenti tra l'82esimo e il 106esino posto in tutte le sei aree di indagine. In particolare, sul fronte dell'ordine pubblico e' ultima assoluta per le estorsioni e terzultima per l'incidenza dei furti di automobili, che risulta quasi cinque volte la media nazionale. Dall'indagine risulta che la provincia pugliese e' in affanno nell'occupazione femminile e dei giovani dai 25 ai 34 anni (19% e 45% i rispettivi tassi) e sui tempi della giustizia civile, sul Pil (pari a 16mila euro pro capite, la meta' di Bologna) e i consumi pro capite (718 euro, contro una media di 1.079 euro).
Si ripropone dunque il divario fra Nord e Sud. Nella classifica finale infatti, per arrivare a una realta' del Mezzogiorno bisogna scendere fino al 45esimo posto occupato da Olbia-Tempio; al contrario partendo dal fondo classifica bisogna risalire fino all'84esimo gradino per incontrare una provincia non meridionale, Frosinone.
Anche nelle sei graduatorie di tappa e' il Nord a prevalere: Treviso nel Tenore di vita, Ravenna in Affari e Lavoro,Trieste nei Servizi, Piacenza nella Popolazione e Rimini nel tempo libero.
Il Sud ha la sua rivincita nell'ordine pubblico con Oristano che conquista la palma della sicurezza.

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