AUKLAND - Le squadre di salvataggio sono riuscite a svuiotare del petrolio tutto la portacontainer Rena, finita su un reef al largo della Nuova Zelanda e che rischiava di soezzarsi, rilasciando tutto il mortale carico in mare.
La Rena aveva inizialmente aveva fatto trapelare 350 tonnellate di petrolio, uccidendo più di 1.000 uccelli marini.
Le operazioni di salvataggio sono state ostacolate dal maltempo e c’erano stati fondati timori di un disastro ambientale diffuso.
Ma per fortuna la New Zeeland Maritima ha comunicato oggi che aveva ormai finito di pompare il petrolio e avrebbe mandato una gru per rimuovere il carico sulla coperta.
Ci sono ancora circa 1.300 contenitori che devono essere rimosso dalla nave, che sarà anche spostata al largo della barriera corallina.
Stuart Crosby, sindaco della città di Tauranga, ha detto che il risultato è stato eccezionale.
"I salvatori hanno fatto un lavoro straordinario in condizioni insidioso per evitare il disastro ambientale", ha detto, secondo il New Zealand Herald.
"Credo che tutti abbiamo attraversato una serie di emozioni dalla incredulità, alla frustrazione e rabbia e ora al sollievo grazie a queste grandi persone"
La nave cargo di proprietà greca e battente bandiera liberiana si era incagliata il 5 ottobre sull’Astrolabe Reef, a 22 km al porto di Tauranga inell’isola del Nord della Nuova Zelanda.
La regione, la Baia di Plenty, è famosa per le sue lunghe spiagge sabbiose e per la ricca fauna selvatica, tra cui rari uccelli marini, pinguini e delfini.
Gli ambientalisti avevano avvertito del rischio concreto di un disastro se tutte le 1.700 tonnellate di petrolio e le 200 tonnellate di gasolio originariamente a bordo fossero uoriuscite dalla nave.
Il capitano della nave e il secondo ufficiale, filippini, sono sotto processo.
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