GENOVA - L'influenza stagionale sbarca ufficialmente in Italia. Il virus H3N2, quello della cosiddetta "australiana", e' stato isolato a Genova su un paziente di 40 colpito da polmonite e ricoverato all'ospedale San Martino.
Inizia dunque la stagione influenzale: quest'anno, come peraltro nel 2010, si prevede la circolazione di tre virus: l'H3N2, l'H1N1 (quello dell'influenza A) e il B/Brisbane, tutti e tre coperti dal vaccino trivalente in distribuzione gia' da oltre un mese. "Siamo perfettamente nei tempi - spiega Gianni Rezza, direttore del dipartimento malattie infettive dell'Istituto Superiore di Sanita' - in genere i primi 'avvistamenti' del virus si hanno sempre verso fine novembre, quasi sempre nel nord Italia. Ora aumentera' leggermente la curva di incidenza, poi attorno a Natale avremo una crescita dei casi, per arrivare al picco tra gennaio e febbraio. Prevediamo un andamento simile a quello dello scorso anno, fatte salve le piccole mutazioni che ogni tanto insorgono in questi virus, con una stima che va dai 2 ai 4 milioni di casi complessivi al termine della stagione influenzale. L'invito ovviamente rimane quello di vaccinarsi, soprattutto per le categorie a rischio: si fa ancora in tempo".
Inizia dunque la stagione influenzale: quest'anno, come peraltro nel 2010, si prevede la circolazione di tre virus: l'H3N2, l'H1N1 (quello dell'influenza A) e il B/Brisbane, tutti e tre coperti dal vaccino trivalente in distribuzione gia' da oltre un mese. "Siamo perfettamente nei tempi - spiega Gianni Rezza, direttore del dipartimento malattie infettive dell'Istituto Superiore di Sanita' - in genere i primi 'avvistamenti' del virus si hanno sempre verso fine novembre, quasi sempre nel nord Italia. Ora aumentera' leggermente la curva di incidenza, poi attorno a Natale avremo una crescita dei casi, per arrivare al picco tra gennaio e febbraio. Prevediamo un andamento simile a quello dello scorso anno, fatte salve le piccole mutazioni che ogni tanto insorgono in questi virus, con una stima che va dai 2 ai 4 milioni di casi complessivi al termine della stagione influenzale. L'invito ovviamente rimane quello di vaccinarsi, soprattutto per le categorie a rischio: si fa ancora in tempo".
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