MILANO - L'annuncio shock del premier greco, George Papandreou, di indire un referendum sugli aiuti internazionali alla Grecia, affonda i listini europei. Anche Wall Street perde oltre il 2%.
Seduta ampiamente negativa, la quarta peggiore di sempre, per Piazza Affari: l'indice Ftse Mib ha chiuso in perdita del 6,80% a 14.928 punti.
Seduta ampiamente negativa, la quarta peggiore di sempre, per Piazza Affari: l'indice Ftse Mib ha chiuso in perdita del 6,80% a 14.928 punti.
Per la prima volta nel corso della giornata le Borse europee e con loro Piazza Affari hanno tentato di fermare la progressione delle vendite, ma il clima rimane pesantissimo dopo l'annuncio della Grecia di procedere a un referendum sul piano di salvataggio europeo. Tra i titoli principali sono sempre le banche (l'indice Dj stoxx di comparto nella zona euro perde otto punti percentuali) a trascinare al ribasso i listini: Intesa SanPaolo è rientrata alle contrattazioni e segna un calo del 13,25%, seguita da Unicredit, che cede il 9,55%, dal Monte dei Paschi di Siena (-7,27%) e dalla Banca popolare di Milano (-6,71%). Male anche Fiat, che perde il 6,82%, e Fondiaria Sai, in asta di volatilità al ribasso, così come la controllante Premafin, che però poco prima segnava un leggero rialzo.
Nuovo record anche per lo spread: 452, materialmente significa che in base alle dinamiche di domanda e offerta, per trovare acquirenti i Btp devono offrire 4,5 punti percentuali di rendimento in più, rispetto alle emissioni tedesche, come maggiorazione sul premio di rischio.
Nuovo record anche per lo spread: 452, materialmente significa che in base alle dinamiche di domanda e offerta, per trovare acquirenti i Btp devono offrire 4,5 punti percentuali di rendimento in più, rispetto alle emissioni tedesche, come maggiorazione sul premio di rischio.
Mentre Francoforte e Atene cedono cinque punti percentuali e mezzo, Parigi circa il 5% e Londra che tenta di contenere il ribasso sotto i quattro punti percentuali.
Se i greci voteranno no al referendum sul piano di salvataggio europeo "non escludo che la Grecia possa andare in bancarotta". Lo sostiene in un'intervista radiofonica il presidente dell'Eurogruppo Junker, secondo il quale la proposta di un referendum aggiunge "un grande nervosismo e incertezza" a una situazione già poco sicura. Juncker fa sapere che al G20 di Cannes i leader mondiali discuteranno anche della questione del referendum greco.
Se i greci voteranno no al referendum sul piano di salvataggio europeo "non escludo che la Grecia possa andare in bancarotta". Lo sostiene in un'intervista radiofonica il presidente dell'Eurogruppo Junker, secondo il quale la proposta di un referendum aggiunge "un grande nervosismo e incertezza" a una situazione già poco sicura. Juncker fa sapere che al G20 di Cannes i leader mondiali discuteranno anche della questione del referendum greco.
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