BOLOGNA I carabinieri hanno posto agli arresti domiciliari una dipendente dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant'Orsola Malpighi, indagata per truffa aggravata ai danni di Enti Pubblici e falso ideologico in documentazione pubblica. La donna, un'operatrice tecnica, negli ultimi 9 anni ha prestato servizio solamente per 6 giorni, con lunghi periodi di malattia e assenze per due presunte maternità sulla cui veridicità sono in corso indagini.
Durante la gravidanza (a questo punto da verificare) avrebbe anticipato il periodo di congedo adducendo complicanze della gestazione. Poi ha usufruito del permesso per due maternità che tuttavia non ha portato a termine.
Il metodo utilizzato dalla signora consisteva nell'ottenere dapprima da medici del consultorio familiare e dell'Ospedale Maggiore di Bologna i certificati di maternità a rischio, senza poi sottoporsi alle specifiche analisi diagnostiche per accertare l'effettivo stato di gravidanza. In tal modo ha così usufruito di lunghi permessi con certificati non supportati dai relativi esami.
La dipendente della Asl ha inoltre fornito falsi certificati di nascita dei due figli a febbraio 2004 e ottobre 2009 che le hanno consentito di ottenere la detrazione d'imposta per figli a carico. Il danno alle casse dello stato al momento è stato quantificato in circa 33.117 euro.
Il metodo utilizzato dalla signora consisteva nell'ottenere dapprima da medici del consultorio familiare e dell'Ospedale Maggiore di Bologna i certificati di maternità a rischio, senza poi sottoporsi alle specifiche analisi diagnostiche per accertare l'effettivo stato di gravidanza. In tal modo ha così usufruito di lunghi permessi con certificati non supportati dai relativi esami.
La dipendente della Asl ha inoltre fornito falsi certificati di nascita dei due figli a febbraio 2004 e ottobre 2009 che le hanno consentito di ottenere la detrazione d'imposta per figli a carico. Il danno alle casse dello stato al momento è stato quantificato in circa 33.117 euro.
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