venerdì 18 novembre 2011

Denunciato per omicidio colposo il medico curante di Gianni Bergat Bozzo. "Lo curava con il Gatorade"


Giovanni Baget Bozzo
GENOVA - Mistero sull'eredità di don Giovanni Baget Bozzo, il sacerdote-politico militante in Forza Italia, sospeso a divinis per eccessivo craxismo e morto l'8 maggio del 2009. Il prete ligure infatti avrebbe nominato nel 2001 come erede universale il suo geriatra nonché amico Patrizio Rinaldi Odetti. La famiglia di don Gianni però ha denunciato il medico per omicidio colposo, perché secondo alcuni testimoni nonostante don Gianni fosse grave "gli dava il Gatorade".
La vicenda si complica, poi, dopo la scomparsa di un altro testamento del 2009, dove Bozzo cambiava le sue ultime volontà favorendo questa volta i suoi familiari. Il sacerdote ne aveva parlato anche con il suo avvocato romano Giuseppe Pesce mantre l'amico e professor Paolo Possenti, che spesso si fermava a casa di don Gianni, ha testimoniato di averlo visto.

Secondo l'accusa di Albertina Montano, la cugina che è stata vicina tutta la vita al prete politologo, il dottor Rinaldi, che diagnosticò per primo il tumore a don Gianni, lo avrebbe intenzionalmente lasciato morire. Somministrandogli poco o nulla per la cura del cancro così da poter più facilmente "arrivare" all'eredità (di milioni di euro).

A testimoniare le scarse cure del geriatra, il badante e la catechista della parrocchia di Carignano, Bianca Maria Santolini. Il 6 maggio infatti il medico viene chiamato d'urgenza a casa di don Gianni, che lamenta "forti dolori intestinali, gonfiore e conati di vomito", così come scrive il Corriere della Sera. Secondo il badante, Rinaldi arrivato in casa rassicura il sacerdote e gli dice di bere qualche sorso di Gatorade e se ne va. Le condizioni del prete però, piuttosto che migliorare, peggiorano, cosi il badante decide di chiamare la catechista per qualche iniezione di antidolorifico. La Santolini avrebbe poi dichiarato all'avvocato della famiglia di Baget Bozzo che "non era questo il modo di curarlo".

Due giorni dopo don Gianni muore per un infarto, il primario di Geriatria all'ospedale San Martino gli aveva invece diagnosticato una lieve indigestione. Ora l’inchiesta del pm Luca Scorza Azzarà potrebbe quindi gettare una luce completamente nuova sulla vicenda.

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