BRUXELLES, 9 febbraio - Un italiano è stato "arrestato a luglio scorso nella zona di Erbil" ed è "detenuto dal dipartimento antiterrorismo della regione autonoma curda di Erbil" e del caso "si sta occupando il consolato italiano". Lo conferma il ministro degli esteri, Paolo Gentiloni, precisando di essere stato informato della vicenda "da dieci minuti". Si sospetta che l'uomo volesse arruolarsi con i miliziani dell'Isis. Secondo quanto riferito dall'ambasciatore italiano a Baghdad, Massimo Marotti, l'Italia è stata informata nel settembre 2014 dell'arresto di un suo cittadino da parte delle autorità del Kurdistan iracheno, e "gli sta fornendo assistenza consolare". L'arresto, ha confermato l'ambasciatore, è avvenuto in luglio, ma i diplomatici italiani non hanno ancora ricevuto gli atti da cui risultino i reati di cui e' accusato.
Il cittadino italiano arrestato dalle autorità curde irachene "era entrato nel Kurdistan dalla Turchia per unirsi all'Isis". Lo ha affermato il presidente della regione autonoma dell'Erbil, Massud Barzani, in un'intervista al quotidiano panarabo Al Hayat. "Una storia strana", ha aggiunto Barzani, visto che l'uomo era entrato nel Kurdistan iracheno "con un visto regolare". Al momento l'ambasciatore Marotti ha dichiarato di non poter confermare se si tratti della stessa persona di cui ha parlato Barzani.
Il cittadino italiano arrestato dalle autorità curde irachene "era entrato nel Kurdistan dalla Turchia per unirsi all'Isis". Lo ha affermato il presidente della regione autonoma dell'Erbil, Massud Barzani, in un'intervista al quotidiano panarabo Al Hayat. "Una storia strana", ha aggiunto Barzani, visto che l'uomo era entrato nel Kurdistan iracheno "con un visto regolare". Al momento l'ambasciatore Marotti ha dichiarato di non poter confermare se si tratti della stessa persona di cui ha parlato Barzani.
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