La montagna è il terzo prodotto turistico più venduto (preceduto dalle vacanze in città d’arte e da quelle nelle destinazioni balneari), commercializzato nel 2014 dal 14,8% dei buyer del turismo organizzato internazionale che propongono il nostro Paese, senza grandi variazioni negli ultimi anni (11,5% dei T.O. nel 2011, 13% nel 2012, 12,1% nel 2013) e con la stessa tendenza per le previsioni 2015 (inserita nei cataloghi di vendita dal 14,1% dei T.O.). Lo scrive ImpresaTurismo
Un prodotto, quello della montagna, per il quale l’Italia si trova a competere direttamente con Paesi europei leader del turismo montano quali la Svizzera, la Francia e l’Austria. Le regioni più vendute per il turismo montano sono la Valle D’Aosta, il Trentino Alto Adige e l’Abruzzo, seguite dal Friuli Venezia Giulia, dal Veneto e dal Piemonte. In particolare, in Europa la montagna è venduta dal 18,6% dei buyer che commercializzano l’Italia (17,2% nelle previsioni per il 2015) con la Valle D’Aosta ed il Trentino-Alto Adige in testa alle preferenze. I comportamenti turistici Considerando il totale dei flussi che hanno soggiornato in Italia nel 2013 (sia in strutture ricettive che in seconde case), le località di montagna sono state scelte dal 15,3% dei turisti. Sebbene la montagna significhi sostanzialmente sport per chi raggiunge queste località, al secondo posto tra le motivazioni di scelta emergono gli interessi enogastronomici, a testimoniare ancora una volta il binomio vincente che a livello turistico caratterizza le destinazioni italiane tra il prodotto turistico (che sia culturale, montano o balneare) e le eccellenze enogastronomiche locali. Tra i canali di comunicazione che influenzano le scelte dei turisti che scelgono la montagna ai primi posti il consiglio di parenti e amici (32,3%) e internet (36,4%). La vacanza in montagna è prevalentemente una vacanza attiva dove circa 3 turisti su 10 si dedicano allo sport tra cui: lo sci 48,5%, il trekking 22%, l’alpinismo 21,5%, il ciclismo 15,5% e l’equitazione 11%. Sono turisti che, in linea con la media Italia, spendono durante il soggiorno in media 75 euro pro capite per le spese sul territorio (escluso viaggio e alloggio). I soggiorni nelle destinazioni montane italiane soddisfano pienamente i vacanzieri che giudicano l’offerta nel complesso con un voto di 7,9 su 10. Nel dettaglio dei mercati è possibile rilevare alcune peculiarità: I turisti italiani: - la componente relazionale, legata ai consigli di amici e parenti, è rilevante al momento di scegliere un soggiorno in montagna: il 40,3% dei turisti italiani è influenzato infatti dal passaparola. Il 25,7% si orienta sulla base di esperienze personali ed il 26,5% utilizza Internet, soprattutto a livello di contenuti e informazioni (14,9%) e di offerte (9,8%); - per il viaggio andata e ritorno i turisti italiani spendono in media 81 euro a persona, per l’alloggio 46 euro e per le spese extra effettuate sul territorio 72 euro. I turisti stranieri: - tra i canali di comunicazione che guidano la scelta della destinazione del soggiorno in primo piano si segnala il ruolo di Internet che incide sul 42,8% delle scelte dei turisti stranieri, grazie alle informazioni che offre (24,6%) e alla possibilità di trovare qualche pacchetto vantaggioso (14,2%). Il 27,2% ascolta i consigli di chi già conosce quelle località e l’11,4% si affida ai cataloghi della agenzie di viaggio; - per raggiungere le località di montagna i turisti stranieri spendono in media 227 euro per il viaggio di andata e ritorno (165 euro gli europei e 876 euro gli extraeuropei) mentre per l’alloggio 48 euro circa (rispettivamente 47 e 52 euro). Per i beni extra acquistati nel corso del soggiorno la spesa media giornaliera pro capite è di circa 78 euro. |
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venerdì 5 dicembre 2014
La MONTAGNA italiana è il terzo prodotto turistico venduto: Valle d'Aosta e Trentino Alto Adige le più richieste
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