ROMA - Confcommercio lancia l’allarme sullo stato delle imprese italiane. Nel terziario, denuncia l’associazione, nei primi 10 mesi del 2014 sono “sparite 260 imprese al giorno”. “Sono sempre più numerose – sottolinea l’osservatorio sulla demografia delle aziende della Confcommercio – le imprese del terziario di mercato che cessano l’attività rispetto alle nuove iscrizioni. Nei primi dieci mesi del 2014, infatti, il saldo tra aperture e chiusure è negativo di quasi 78mila unità e in leggero aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (-76.489)”. Il commercio ambulante, “unica eccezione” tra i diversi settori che registrano tutti un saldo negativo, registra “un saldo positivo tra iscrizioni e cessazioni pari ad oltre 1.600 unità”. A livello territoriale è risultato “particolarmente consistente il saldo negativo del Mezzogiorno (-26.287 imprese) e del Nord-ovest (-20.980 imprese). Rispetto allo stesso periodo del 2013 solo nel Nord-ovest il saldo negativo si è attenuato grazie ad un calo delle cancellazioni”.
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lunedì 22 dicembre 2014
OGNI GIORNO spariscono 260 imprese
ROMA - Confcommercio lancia l’allarme sullo stato delle imprese italiane. Nel terziario, denuncia l’associazione, nei primi 10 mesi del 2014 sono “sparite 260 imprese al giorno”. “Sono sempre più numerose – sottolinea l’osservatorio sulla demografia delle aziende della Confcommercio – le imprese del terziario di mercato che cessano l’attività rispetto alle nuove iscrizioni. Nei primi dieci mesi del 2014, infatti, il saldo tra aperture e chiusure è negativo di quasi 78mila unità e in leggero aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (-76.489)”. Il commercio ambulante, “unica eccezione” tra i diversi settori che registrano tutti un saldo negativo, registra “un saldo positivo tra iscrizioni e cessazioni pari ad oltre 1.600 unità”. A livello territoriale è risultato “particolarmente consistente il saldo negativo del Mezzogiorno (-26.287 imprese) e del Nord-ovest (-20.980 imprese). Rispetto allo stesso periodo del 2013 solo nel Nord-ovest il saldo negativo si è attenuato grazie ad un calo delle cancellazioni”.
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