L'uomo armato con un ostaggio alla finestra della cioccolateria di Sydney |
La fuga di uno degli ostaggi verso la polizia |
Un ostaggio davanti a una vetrina |
SYDNEY - Un uomo armato tiene un massimo di 30 persone in ostaggio all'interno di una cioccolateria della Lindt in Martin Place nel quartiere degli affari nel centro di Sydney, alcuni dei quali sono stati apparentemente costretti a stare alla finestra della caffetteria con in mano una bandiera islamica in bianco e nero. Cinque ostaggi sono stati visti fuggire dalla scena. Sono usciti correndo dalla cioccolateria prima tre degli ostaggi, poi altri due per un totale di cinque, tre uomini e due donne. Una delle persone liberate dalla caffetteria è stata portata in ospedale. .
Il sequestratore ha chiesto alla polizia una bandiera dello Stato Islamico in cambio della liberazione di alcuni ostaggi. L'uomo ha esposto una bandiera islamica che non sarebbe però la bandiera dell'Isis.
L'uomo armato avrebbe piazzato due bombe nel locale e altre due all'esterno: lo hanno detto alcuni ostaggi a Channel 10. Due radio locali e due tv hanno ricevuto telefonate da persone sequestrate nella cioccolateria che hanno detto di chiamare per conto del sequestratore.
L'uomo armato ha anche chiesto di parlare con il premier australiano Tony Abbott. La polizia non conferma le richieste ed ha chiesto ai media di non diffondere le conversazioni con gli ostaggi.
I negoziatori della polizia ''sono in contatto'' con l'autore del sequestro ma non conoscono le motivazioni del gesto. Le immagini della tv hanno mostrato il drappo nero con la scritta in caratteri arabi, fissato da alcuni ostaggi su una finestra dell'edificio. La scritta sembra riprodurre la shahada, vale a dire la professione di fede musulmana: ''Non c'e' Dio che Allah e Maometto e' il suo profeta''.
La piazza e' stata chiusa alla circolazione, e numerosi poliziotti hanno circondato la cioccolateria. Alcuni testimoni hanno detto di aver sentito forti detonazioni somiglianti a colpi di arma da fuoco. Le immagini tv hanno mostrato gli uomini delle forze dell'ordine con armamento pesante puntare le armi da fuoco in direzione del locale. Patrick Byrne, un produttore della catena televisiva Channel Seven, la cui redazione e' situata di fronte alla cioccolateria, ha detto che i dipendenti dell'emittente hanno visto la cattura degli ostaggi svolgersi sotto i loro occhi. ''Ci siamo precipitati alla finestra e abbiamo avuto la visione scioccante e agghiacciante di persone alzare le mani di fronte ai vetri del locale'' hanno detto alla televisione Australian Broadcasting Corporation.
Il premier australiano Tony Abbott ha subito convocato il Comitato di sicurezza nazionale riunendo i componenti del suo governo e i consiglieri della sicurezza. ''Si tratta evidentemente di un avvenimento inquietante ma tutti gli australiani devono essere rassicurati sul fatto che le forze dell'ordine e della sicurezza sono ben addestrate e agiscono in maniera professionale'' ha detto Abbott.
La crisi degli ostaggi potrebbe durare fino a domani: lo ha detto il capo aggiunto della polizia dello Stato del Nuovo Galles del sud, Catherine Burn, spiegando che la polizia sta "negoziando" con il sequestratore e che le autorità stanno gestendo la situazione in modo "pacifico". Lo riporta il quotidiano The Sydney Morning Herald.
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