ANCONA - Continua l'incubo in mezzo all'Adriatico dove il traghetto della compagnia italiana "Vismar di Navigazione" Norman Atlentic con a bordo 478 persone è in fiamme e alla deriva tra l'Albania e l'Italia dopo che un incendio sviluppatosi dal garage. In salvo 171 persone, ma è stato recuperato anche un cadavere. A bordo ancora 317 persone, nel mare in tempesta che scarroccia verso l'Albania. Sul luogo sta arrivando la nave della Marina Mercantile San Giorgio.
La vittima sarebbe morta nel tentativo di abbandonare la nave buttandosi in mare. Il corpo si trova a bordo di una motovedetta che sta rientrando a Brindisi.
Verso le 18 un rimorchiatore è riuscito a agganciare la nave.
Le operazioni di trasporto dei passeggeri che si trovano ancora a bordo della nave "si estenderanno durante la notte". Lo scrive il ministro della Difesa Roberta Pinotti su Twitter.
Nove persone sono state trasportate in elicottero all'Aeroporto militare di Galatina (Lecce) dagli elicotteri della Guardia costiera e dell'Aeronautica militare. Si tratta di tre bambini con le rispettive madri e tre adulti in stato di ipotermia. Per i bambini (di due e tre anni) si è reso necessario il ricovero in ospedale mentre gli adulti, le cui condizioni non sono preoccupanti, sono tenuti in stato di osservazione presso l'Infermeria dell'Aeroporto militare. Un passeggero, in stato di ipotermia, era già giunto nello scalo aereo salentino a bordo di un altro elicottero. L'uomo, un italiano di 58 anni, è in buone condizioni di salute ed è stato alloggiato al momento nell'infermeria dell'aeroporto.
Intanto il premier Matteo Renzi è rientrato dalla Toscana a Palazzo Chigi per seguire, da Roma, la vicenda. Il ministero della Marina Mercantile greca ha comunicato la lista dei passeggeri della nave Norman Atlantic. Al bordo della nave si trovavano 422 passeggeri. Gli italiani risultano 44, di cui la metà fa parte dell'equipaggio. Gli altri sono: 234 greci, 1 rumeno, 2 russi, 6 austriaci, 2 ungheresi 10 svizzeri, 1 croato 8 georgiani, 5 siriani, 1 svedese, 1 canadese, 2 ucraini, 1 egiziano, 18 tedeschi 54 turchi, 2 afgani, 22 albanesi 1 maltese, 7 bulgari, 3 cittadini del Fyrom, 2 inglesi, 3 olandesi, 3 belgi, 9 francesi, 2 iracheni. Sono invece 56 i membri dell'equipaggio, di varie nazionalità.
Si è appreso che il 19 dicembre a Patrasso c'era stato un controllo di routine, che aveva notato la carenza di mezzi di soccorso e il malfunzionamento delle porte antifiamme. Ma la nave aveva potuto risalire. Dal sito dell'organizzazione "Paris Mou", si può vedere come siano state ispezionate solo alcune delle sezioni della nave. Tra queste ci sono sia la sala macchne che la zona dove vengono parcheggiati i veicoli. E proprio in quest'ultima zona è scoppiato il devastante incendio.
Ancora più preoccupanti sono i difetti riscontrati. Un malfunzionamento sulle porta antincendio. I tecnici marittimi che avevano ispezionato la nave una decina di giorni fa avevano anche segnalato la mancanza di alcuni sistemi di sicurezza come ad esempio batterie e luci, ma anche problemi strutturali. Questi ultimi erano stati segnalati come "not as required", vale a dire non conformi alle norme. Piccoli problemi se l'ente di controllo ha dato il via libera alla navigazione, ma che fanno preoccupare se messi in luce con gli eventi che hanno colpito il traghetto.
La Norman Atlantic oltretutto non è la nave ufficiale per la tratta tra Ancona e Igoumenitsa. E' infatti stata noleggiata dalla Anek Lines presso l'armatore italiano Visemar di Navigazione. Il prossimo 17 gennaio la Norman Atlantic avrebbe fatto l'ultima traversata per poi lasciare spazio alla Ellenic Spirit, la nave della stessa compagnia greca che normalmente assicura i collegamenti fra i due porti e che in questo momento di trova in rimessaggio.
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