ROMA, 26 dicembre - Nuove critiche dalla Cgil al governo dopo l'approvazione del Jobs Act. Le nuove misure, sottolinea il sindacato, danno "il via libera alle imprese a licenziare in maniera discrezionale lavoratori singoli e gruppi di lavoratori". "Più che di rivoluzione copernicana - viene chiarito - siamo ad una delega in bianco alle imprese a cui viene appaltata la crescita. Queste misure ledono diritti collettivi ed individuali".
"Purtroppo, i primi due decreti attuativi della Delega Lavoro confermano l'obiettivo vero dell'intervento: ulteriore svalutazione del lavoro, data l'impossibilità di svalutare la moneta, per puntare illusoriamente a crescere via export. Insomma, un'altra tappa del mercantilismo liberista raccomandato dalla Troika". Lo scrive il deputato Pd Stefano Fassina sul blog dell'Huffington Post. "Non è una rivoluzione copernicana. È una rivoluzione conservatrice, un cambiamento regressivo", attacca.
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