NAPOLI - Beni per circa 70 milioni di euro sono stati sequestrati a una coppia di coniugi che, secondo gli inquirenti della DDA di Napoli, hanno riciclato e reinvestito i proventi delle attività illecite del clan camorristico dei Contini. La DIA di Roma ha messo i sigilli a immobili, rapporti bancari, auto, ristoranti e quote societarie riconducibili a Roberto Moccardi e Anna D’Orta i quali avrebbero realizzato una rete di imprese alimentate dai vertici del clan. Secondo la Procura Antimafia partenopea, i due hanno contribuito, con i soldi del clan, a mettere in piedi una rete di imprese che hanno consentito all’organizzazione camorristica di infiltrarsi in larghi settori del tessuto socio-economico napoletano. Il sequestro è stato disposto nell’ambito di indagini che, lo scorso mese di gennaio, si sono concluse con l’arresto di 90 persone ritenute affiliate al clan napoletano dei Contini. Le indagini hanno dimostrato che i due riciclavano e investivano in tutt’Italia danaro proveniente da attività criminali. Gli interessi del clan si concentravano soprattutto nella Capitale.
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