ROMA - Non creare instabilità parlando di voto anticipato o di scissioni. E' il messaggio del Capo dello Stato Giorgio Napolitano dopo le tensioni politiche degli ultimi giorni, anche all'interno del Pd. Il presidente della Repubblica, nel consueto saluto per gli auguri natalizi alle Alte Cariche dello Stato si dice inoltre preoccupato per il clima sociale e la mancanza di dialogo nel Paese e 'blinda' le riforme: un passaggio ineludibile per uscire dalla crisi e che non va fermato.
No al voto anticipato -"Non possiamo essere ancora il Paese attraversato da discussioni ipotetiche, se e quando e come si voglia e si possa puntare su elezioni anticipate" su "scissioni. E' solo un confuso agitarsi che torna ad evocare lo spettro della instabilità". "Il governo ha annunciato una non breve serie di azioni di cambiamento, un tasso di volontà riformatrice che ha riscosso riconoscimenti e aperture di credito sul piano internazionale. Si è messo in atto un processo di cambiamento. Non si attenti alla continuità del nuovo corso".
Situazione economica e sociale critica - "Gli auguri che quest'anno ci scambiamo si intrecciano strettamente con gli impegni che tutti condividiamo per il superamento degli aspetti più critici per la situazione economica e sociale". Nella società italiana "c'è un malessere diffuso" tra le famiglie e i lavoratori: "Molta sofferenza autentica, tensione, volontà di agire, impulso alla protesta e rassegnazione, non dico rabbia".
Procedere senza arresto su riforme - "In Ue ci siamo presentati con le carte in regola per il rispetto dei vincoli. A ciò deve corrispondere, in primo luogo in Parlamento, la massima serietà e saper passare sempre più da parole a fatti per procedere con coerenza e senza battute di arresto sulle riforme". Quello messo in campo sulle riforme è "un programma vasto, ma che ha dato il senso di quale cambiamento fosse divenuto indispensabile e non più eludibile".
Ue - Nel semestre di presidenza dell'Ue "il governo italiano, partendo dall'accurato lavoro preparatorio del governo precedente, ha potuto operare validamente e con maggior sicurezza per un nuovo corso delle politiche finanziarie e di bilancio dei 28, oltre i limiti divenuti soffocanti e controproducenti dell'austerità".
Bicameralismo - "Chi dissente dalle riforme istituzionali non deve farlo con spregiudicate tattiche emendative". Lo dice Giorgio Napolitano. "Tornare indietro alla ormai sancita trasformazione del Senato significherebbe solo vulnerare fatalmente la riforma. Rispettare la coerenza delle riforme in gestazione, anche quella elettorale, è un dovere di onestà politica e di serietà".
Lotta alla corruzione - E' "essenziale colpire i soggetti politici" coinvolti negli scandali di corruzione. "Bisogna colpire i bersagli giusti negli intrecci con la criminalità. Solo le generalizzazioni improvvide verso politica vanno evitate perché fuorvianti".
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