ROMA - Tempi rapidi dopo le tensioni di questa mattina in Aula al Senato dove si stanno esaminando, con la presenza delle sole forze di maggioranza, gli emendamenti all'art 2. La regola del "canguro" - che fa decadere tutti gli emendamenti simili e relativi allo stesso argomento - infatti, non ha fatto alcuno sconto e con la bocciatura dell'emendamento 2.1 sono stati tagliati circa 1300 emendamenti, tutti sulla riduzione del numero di parlamentari.
"Lasciamo i lavori perché non sono garantite le condizioni per un confronto democratico". Lo ha affermato la capogruppo Sel Loredana De Petris annunciando che il suo gruppo abbandona l'Aula del Senato. "Grasso mi ha tolto la parola come relatrice di minoranza, un fatto gravissimo inaccettabile", protesta De Petris.
Banchi vuoti anche nella fetta di emiciclo dove solitamente siede il gruppo del M5S che, dopo aver messo il bavaglio e annunciato che non parteciperà ai lavori per protestare contro la conduzione del presidente Pietro Grasso, ha abbandonato l'Aula così come Lega, Sel ed e buona parte degli ex M5S. In Aula quindi, al momento siedono e discutono degli emendamenti all'art.2 del ddl riforme solo i senatori della maggioranza.
"I senatori delle Lega hanno causato disordini impedendo i lavori dell'Assemblea" con una "condotta inaccettabile", che "mina la dignità del Senato". Lo afferma il presidente del Senato Pietro Grasso, leggendo le decisioni del Consiglio di presidenza sui tumulti di giovedì in Aula. "Simili comportamenti non saranno più consentiti", sottolinea.
"Grasso è un "fascista" come afferma un senatore della Lega? No, più semplicemente è un grigio funzionario governativo incaricato di fare del regolamento stracci per la polvere. Un qualsiasi Oblomov (il personaggio di Cechov) dimessosi dal suo posto di funzionario per timore del rimprovero del suo capoufficio a causa di un piccolo errore commesso. Però molto più disinvolto perché più lesto nel servire il suo zar per fas et nefas" (con mezzi leciti e illeciti). E' quanto si legge in un post di Aldo Giannulli pubblicato sul blog di Beppe Grillo.
Nessun commento:
Posta un commento