Federica Mogherini, da novembre alto rappresentante della politica estera Ue |
ROMA - L'annunciato disco verde dell'Europa a Matteo Renzi che riesce a piazzare la 'sua' Federica Mogherini come Alto rappresentante della politica estera Ue, rende ora necessario - al di là dell'agostano totonomi - mettere la testa sulla pesante casella che si libera nel governo. Esclusi - al momento - effetti domino, il premier già a partire dalla settimana prossima si concentrerà sulla successione alla Farnesina. Il favorito resta sempre il viceministro Lapo Pistelli perché, con le molte crisi internazionali aperte, sembra prioritario garantire continuità al ministero degli Esteri che, altrimenti, dovrebbe cambiare titolare per la terza volta in un anno. Il premier non ha però fretta anche perchè avrà tempo fino a novembre, quando la nuova commissione entrerà in carica, per decidere chi sarà il nuovo ministro.
Per la scelta varianti e valutazioni sono molte e tra queste, ovviamente, c'è la considerazione del fatto che liberando una casella nel governo si presenterebbe anche l'occasione per un rimpasto più corposo. Il Pd vorrebbe un ridimensionamento di Ncd alla luce del risultato delle europee, ma l'ipotesi che Angelino Alfano possa passare alla Farnesina liberando il ministero degli Interni, viene considerata peregrina dentro la maggioranza.
"Per togliere peso a Ncd - avevano già spiegato a inizio settimana fonti di maggioranza - bisognerebbe passare da tre a due ministeri in quota al partito di Alfano ma non è detto che Renzi voglia aprire fronti di guerra in un autunno che si annuncia già caldo". C'é poi il tema delle quote rosa, da sempre uno dei pallini del presidente del Consiglio, che del numero di donne nel governo si è sempre fatto un vanto.
Con la partenza in Ue di Mogherini, la presenza femminile si abbasserebbe. E anche se il ministro della Difesa Roberta Pinotti, una delle candidate secondo i rumors, passasse alla Farnesina, non risolverebbe la questione delle quote rosa. Questione che non avrebbe intenzione di risolvere nemmeno il vicesegretario del partito e governatrice del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani che ancora oggi ha scandito il suo 'no' ad un eventuale ingresso al governo: "Io mi vedo attualmente nelle vesti di presidente della Regione Friuli Venezia Giulia e nelle vesti di vice-segretario del Pd. E sto bene così", ha infatti risposto a chi, arrivando alla festa dell'Unita' di Milano, le chiedeva di un possibile futuro alla Farnesina. Ed è anche per questo che al momento sembra più probabile che Renzi punti a non toccare gli equilibri di governo anche se c'è chi, anche dentro l'esecutivo, spinge per una valutazione più complessiva sulla reale efficacia di alcuni ministeri e ministri.
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