mercoledì 2 luglio 2014

Renzi replica a muso duro al Ppe: no ai pregiudizi, non accettiamo lezioni di morale da chi chiese di violare i limiti


STRASBURGO - Matteo Renzi non lascia passare molto tempo dall'attacco e risponde per le rime al capograuppo dei popolari: "E' vero che l'Italia ha un debito molto alto, ma è anche vero che ha una ricchezza privata quattro volte superiore. Saremo felici di fare del nostro semestre un'occasione di discussione ma chi brandisce l'arma del pregiudizio sull'Italia sbaglia, è un atteggiamento da respingere al mittente. Non accettiamo lezioni di morale da nessuno".
 E sulla richiesta di flessibilità, replica: "Se Weber parlava a nome della Germania, gli ricordo che proprio in questa sala, nella scorsa presidenza italiana, ci fu un Paese cui non solo fu concessa flessibilità ma anche di violare i limiti ed essere oggi un Paese che cresce". Il premier non gliele manda a dire e prosegue: "Non sono l'Italia e la Francia a chiedere diverse regole del gioco, a noi vanno bene. Diciamo che continuando a stare fermi negli slogan non difenderemo neanche i Paesi di origine".

L'ultimo fendente del presidente del Consiglio contro Manfred Weber passa sul piano storico. Renzi facendo un salto nel 500 chiude: "Dalla prima crisi finanziaria europea è nato il Rinascimento".

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