sabato 25 gennaio 2014

Berlusconi: le riforme di Renzi sono le nostre

NAPOLI - ''Dopo venti anni di insulti forse abbiamo trovato l'interlocutore nel nuovo leader del partito principale che si oppone a noi. Con lui abbiamo avviato un processo di riforme che non sono le riforme di Renzi ma le nostre stesse riforme fin dalla nostra discesa in campo''. Così Silvio Berlusconi al telefono a un incontro a Napoli. ''Alcune di queste riforme - ha aggiunto Berlusconi - sono quelle che approvammo già in Parlamento e che la sinistra cancellò con un referendum sciagurato. Altrimenti, l'Italia sarebbe un Paese moderno già da anni. Ora speriamo di poter andare avanti sulle riforme e faremo di tutto per non rimanere delusi anche questa volta. Troppe volte la generosità del centro destra è stata ripagata con l'odio politico e l'invidia degli avversari''.

Berlusconi individua in un 40% di indecisi ed in un 20% di elettori grillini ''disgustati dai comportamenti dei loro parlamentari'' il bacino elettorale cui attingere e per questo spiega l'idea della costituzione di 12 mila club in tutta Italia. Rivolge un appello in particolare ai giovani ''perché con il loro entusiasmo e con il sistema antico della catena di Sant'Antonio e con il porta a porta facciano conoscere le nostre idee e i nostri valori a chi è indeciso''. ''Io ho un sogno, vincere - ha concluso Berlusconi -, che è un sogno difficile ma se lo stesso sogno lo facciamo in molti ci sono molte più probabilità che possa diventare realtà''.

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